"Giovedì del Grinder" ( Ravenna ): Maria Luisa Savorani e Roberto Magnani aprono la porta sul significato simbolico del cibo

mercoledì 7 febbraio
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - cibi e bevande) Ai Giovedì del Grinder Maria Luisa Savorani e Roberto Magnani aprono la porta sul significato simbolico del cibo Il prossimo incontro della rassegna – che si terrà eccezionalmente mercoledì 7 febbraio – verterà sul delicato tema del cibo e della sua simbologia e avrà ospite Maria Luisa Savorani, chef ed esperta di “cibologia” e Roberto Magnani, attore del Teatro delle Albe. «L'uomo è ciò che mangia», scriveva il materialista Feuerbach. Se fosse tutto qui sarebbe semplice. Ma per l'uomo il cibo non si limita al mero nutrimento “fisico”: dietro al cibo vive un universo di senso che si traduce in miti, riti, complesse simbologie. Pensiamo all'eucaristia cristiana, dove il pane e il vino diventano il corpo di Dio; pensiamo al frutto della conoscenza; pensiamo a quanti precetti religiosi passano da proibizioni legate alla nutrizione. Si potrebbe continuare per ore, facendo esempi a noi più contemporanei, per dimostrare come ancora oggi non siamo affatto esenti dal caricare di simboli e semantiche complesse ciò di cui ci nutriamo (la madeleine di Proust? Il famoso John Barleycorn? La piadina di Pascoli?). Sarà proprio questa dimensione teologica, simbolica e antropologica del cibo a costituire il centro del prossimo incontro de “I Giovedì del Grinder”, che si terrà eccezionalmente il prossimo mercoledì 7 febbraio alle 18. Una “strana coppia”, formata da Maria Luisa Savorani, chef e insegnante nonché profonda studiosa del cibo e Roberto Magnani (nella foto), giovane attore del Teatro delle Albe, si confronterà sul tema “Creare un dialogo tra la natura del cibo e la persona”. Maria Luisa Savorani farà capire come occorra sottrarre il cibo al meccanismo che lo riduce a pura merce, ritornando a concepirlo quale forma di dialogo che contribuisce a fortificare la relazione tra esseri umani. «Mangiare è molto più di nutrirsi», spiega la Savorani, tra i fondatori di quella scienza non-scienza chiamata cibologia. «La cibologia vede nel cibo un atto di responsabilità in cui l'uomo si umanizza attraverso il processo di vivere col cibo, se è in grado di stupirsi, conoscerlo, coltivarlo, prepararlo, distribuirlo, condividerlo». Roberto Magnani, con l'usuale piglio frizzante e provocatorio, affronterà invece il tema del cannibalismo. «Il cannibalismo è l'unica possibile attitudine fra noi, essere umani», spiega Magnani, «e per avvalorare questa tesi, dopo un breve introduzione, leggerò un brano di un libro a me caro, Moby Dick....». Come sempre, l'ingresso sarà gratuito.
Ufficio Stampa