Pietro Labriola: la strategia per rilanciare TIM dopo la vendita della rete fissa
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Rompere con il passato per affrontare al meglio le sfide future: questa è la filosofia che sta guidando l’operato di Pietro Labriola. Il manager punta a rendere il Gruppo leader nel settore dei servizi tecnologici avanzati, adottando un business model più flessibile e non più legato alle limitazioni della rete fissa.
“Free to Run”: il Piano di Pietro Labriola per la rinascita di TIM
Pietro Labriola, AD di TIM, ha recentemente rivelato i dettagli del Piano “Free to Run”, che punta, come suggerisce il nome, a rilanciare il Gruppo rendendolo più flessibile, diversificato nell’offerta e agile nel muoversi sul mercato. Il punto chiave di questa strategia è la vendita della rete fissa, che consentirà di ridurre significativamente il debito e fornire nuove risorse attraverso cui effettuare gli ambiziosi investimenti previsti dal Piano. “A volte è necessario cambiare e andare in discontinuità, per uscire da uno status quo non più sostenibile. Non è solo un tema della nostra azienda ma dell’intero settore in Europa e ancora di più in Italia”, ha dichiarato il manager. Con la cessione della rete a KKR, TIM si aspetta di ottenere un beneficio finanziario complessivo di circa 5 miliardi di euro, che saranno utilizzati non solo per regolarizzare la situazione finanziaria del Gruppo, ma anche per rafforzare ed espandere l’offerta slegata dai servizi di connettività tradizionale.
TIM Brasil, TIM Enterprise e TIM Consumer: i perni della strategia di Pietro Labriola
Oltre alla ristrutturazione finanziaria, Pietro Labriola ha delineato una strategia di crescita che si basa su tre pilastri distinti: il segmento Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil. Il segmento Consumer, che ha sofferto negli ultimi anni a causa della crescente concorrenza e dei cambiamenti di mercato, sarà oggetto di un rilancio attraverso una ristrutturazione mirata e possibili operazioni di consolidamento. Il manager prevede di sfruttare la base clienti esistente per costruire una innovativa “Customer Platform” che possa attrarre nuove partnership e ottimizzare l'esperienza dell’utenza. Pietro Labriola vede per TIM Enterprise un futuro di espansione sostenuta grazie alla collaborazione con partner globali come Google, Broadcom e Oracle. L’ambizioso target è quello di una crescita annua del 6% in termini di ricavi e dell'8% come marginalità lorda, superando le performance del mercato. Quanto a TIM Brasil, il manager ha sottolineato il successo del turnaround della controllata sudamericana, che ora contribuisce significativamente all'EBITDA del Gruppo e continuerà a essere un importante motore di crescita nei prossimi anni.
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Giacomo Capua
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