GiovedìScienza presenta “Ascoltare i buchi neri. A caccia della sinfonia dell’universo con Einstein Telescope”
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Nella settimana della giornata nazionale dello spazio (16 dicembre) e per rendere omaggio, a dieci anni dalla sua scomparsa, a Tullio Regge, scienziato, innovatore e socio fondatore di CentroScienza, GiovedìScienza dedica la sua terza conferenza (in programma il 12 dicembre all’Accademia delle Scienze di Torino) a Einstein Telescope, un rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione che potrebbe essere realizzato nei prossimi anni proprio in Italia.
Grazie alla sua estrema sensibilità alle basse frequenze, Einstein Telescope permetterà di osservare con regolarità le onde gravitazionali, inaugurando così l’era dell’astronomia gravitazionale di precisione che farà compiere passi decisivi nella comprensione del cosmo, rivelando fenomeni attesi ma ancora mai osservati e spingendo il nostro sguardo sempre più indietro nel tempo, verso il Big Bang.
A raccontare al pubblico i segreti nascosti nei buchi neri e le tecnologie di Einstein Telescope tre ricercatori d’eccellenza: Marina De Amicis, dottoranda presso il Niels Bohr Institute di Copenaghen, Michele Punturo, dirigente di ricerca presso la sezione di Perugia dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare INFN, coordinatore internazionale della collaborazione scientifica Einstein Telescope (ET) e coordinatore del progetto PNRR ETIC (ET Infrastructure Consortium) e Stefano Bagnasco, dirigente tecnologo presso la sezione di Torino dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare INFN.
L’ingresso è libero sino ad esaurimento posti. Maggiori informazioni su www.giovediscienza.it - Tel. 0118394913 WhatsApp 375 6266090 – [email protected] – Via Accademia delle Scienze 6.
La conferenza si svolge in presenza e sarà disponibile online sul canale YouTube di GiovedìScienza a partire dalle ore 17:45 di venerdì 13 dicembre 2024.
I RELATORI
Marina De Amicis
È dottoranda presso il Niels Bohr Institute, dove sta portando avanti un progetto di ricerca sulla spettroscopia dei buchi neri. Si è laureata in Fisica teorica presso l'Università La Sapienza di Roma, dove ha studiato l'evaporazione dei buchi neri in contesti di gravità modificata. Nel corso del suo dottorato, ha sviluppato modelli teorici e utilizzato simulazioni numeriche per analizzare onde gravitazionali emesse da coalescenze di buchi neri, con l'obiettivo di migliorare la nostra comprensione di questi oggetti e dei fenomeni fisici che li circondano, assieme al comportamento su grande scala dello spazio tempo.
Michele Punturo
Dirigente di ricerca presso la sezione di Perugia dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), è coordinatore internazionale della collaborazione scientifica Einstein Telescope (ET) e coordinatore del progetto PNRR ETIC (ET Infrastructure Consortium). È stato ideatore e primo proponente del progetto ET e coordinatore scientifico del progetto europeo che ne ha realizzato il disegno concettuale. Ha collaborato allo sviluppo del rivelatore di onde gravitazionali Virgo e ha partecipato alla prima rivelazione delle onde gravitazionali nella collaborazione LIGO-Virgo, scoperta premiata con il Nobel per la fisica nel 2017.
Stefano Bagnasco
Dirigente tecnologo presso la sezione di Torino dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), ha lavorato a lungo nel campo della fisica delle particelle elementari collaborando a esperimenti a Fermilab, SLAC e al CERN. Ora è membro delle collaborazioni Virgo ed Einstein Telescope, per entrambe le quali coordina le attività di calcolo per l’analisi dei dati. Si occupa anche da molti anni di divulgazione scientifica, sia in ambito INFN che con le associazioni CICAP e CentroScienza, delle quali è membro dei consigli direttivi.
Ufficio Stampa
Selene Baiano
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