"NOTE DI VINO", i vini, i cibi e le musiche delle Regioni Italiane a San Clemente (RN)

La 24.ma edizione della rassegna enogastronomica e artistica si chiude con la regione Basilicata.
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

In Piazza Mazzini a San Clemente (RN). ultima serata di NOTE DI VINO, l'evento promosso dal Comune e dalla Pro Loco di San Clemente (RN), con la direzione artistica di Dino Gnassi Corporation, dedicato alla Basilicata.

San Clemente è un borgo antico da riscoprire, con una storia legata alla Signoria dei Malatesta, quando assunse forte importanza e potenza .
Il centro storico risente in modo evidente della struttura difensiva originaria, dove il perimetro attuale è segnato dalle mura e dai bastioni, ancora ben identificabili. La porta di ingresso, pur rimaneggiata in tempi più recenti, ci riporta all’epoca in cui il borgo era completamente fortificato.
Nel Borgo i ricordi malatestiani sono ancora presenti e ben inseriti nel tessuto urbano.
Di rilievo la Chiesa di San Clemente, costruita nel 1836 sulla trecentesca Chiesa dei frati di cui resta qualche traccia all’interno.
San Clemente è il paese natale del poeta-ciabattino Giustiniano Villa e vive una forte della tradizione che lo vede inserito, a pieno titolo, nel circuito dell’Associazione Nazionale Città del Vino

Qui il vino è il principe di queste terre; San Clemente è riconosciuto come un paese dove il Sangiovese è da sempre uno dei migliori della produzione romagnola. Non a caso il comune è inserito nell’Associazione Nazionale Città del Vino, a cui è dedicata una importante Sagra in cui si può apprezzare la produzione locale.

 Da questa premessa nasce il confronto finale della manifestazione/evento NOTE DI VINO promosso da 24 anni dal Comune di San Clemente, in collaborazione con la Pro Loco e dedicato, per la serata finale alla Regione Basilicata, un territorio che, oltre ad avere una fiorente attività agricola,  punta decisamente verso l’offerta enogastronomica e alle iniziative di salvaguardia delle tradizioni.

 Sul palco Bruno Piccioni illustra con grande ricchezza di particolari la storia e le tradizioni della Basilicata  (o Lucania, fino alla metà degli anni 40), di come i  Romani abbiano fornito poi le prime testimonianze circa la qualità dei vini locali, lodati da vari poeti del tempo. Fino agli inizi del XX secolo, il quadro dei vitigni era ben diversificato.
L’arrivo della fillossera, tuttavia, causò la perdita di molti vitigni autoctoni e l’introduzione di nuove uve provenienti da altre zone.
Il vitigno principe della Basilicata è senza ombra di dubbio l’aglianico, da cui nasce l’unica DOCG della regione, seguito da montepulciano, moscato, malvasia, asprinio lucano, sangiovese, primitivo, cabernet sauvignon, trebbiano e greco.

Oltre all’unica Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), la Basilicata include 4 Denominazioni di Origine Controllata (DOC).

La zona vitivinicola principale si concentra nella parte collinare del Vulture, in provincia di Potenza, dove troviamo l' Aglianico (DCCG= del Vulture Superiore, con la relativa DOC Aglianico del Vulture, un rosso da uve aglianico in purezza, che nella DOC si può trovare anche in versione spumantizzata.

In provincia di Matera si trova l’omonima DOC Matera, prodotto nelle 4 tipologie rosso, rosato, bianco e spumante.

Sull’altro versante, quello ovest, sorgono le altre due DOC: Terre dell’Alta Valdagri, nella val d’Agri, dove il clima è molto particolare e di tipo alpino, e Grottino di Roccanova, prodotto nelle versioni vino rosso e rosato (da prevalenza di uve sangiovese) e bianco (da uva malvasia).

Tra i cibi originali il Caciocavallo Podolico della Basilicata, l'oliva infornata di Ferrandina e il Salame Pezzente della Montagna Materana o salsiccia pezzente o Nnuglia, le orecchiette. alla Lucana, 
L'ultimo appuntamento di NOTE DI VINO a San Clemente, Piazza Mazzini (Centro Storico) ha visto la degustazione di vini e prodotti tipici della Basilicata

e l'Intrattenimento musicale, del gruppo Acustica, con le danzatrici ed i musicisti per "un viaggio acustico ancestrale nelle varietà timbriche" e armoniche della musica lucana", il capocollo....

I vini in degustazione nella serata del 21 Luglio: 

Spumante Brut Vignali, Muscat Dry Terre di Orazio, Aglianico del Vulture Terre di Orazio, Spumante Moscato Dolce Vignali

I piatti in degustazione:

Fava e cicoria con peperone crusco, Orecchiette alla Lucana, Capocollo al caciocavallo podolico e Patate Raganate, Cartellate lucane al Vincotto.

Ufficio Stampa