“Il biometano per accelerare la decarbonizzazione”: l’intervento di Paolo Gallo a Enlit 2024

L’AD di Italgas Paolo Gallo alla rassegna Enlit 2024: “L'obiettivo è decarbonizzare garantendo la sicurezza degli approvvigionamenti e costi competitivi per famiglie e le imprese”.
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - energia)


Durante Enlit 2024, l’AD di Italgas Paolo Gallo ribadisce l’importanza del biometano nel processo di decarbonizzazione. Necessario anche un “upgrade tecnologico” per il raggiungimento degli obiettivi climatici.

Paolo Gallo: il biometano strategico per la decarbonizzazione

La soluzione più immediata per la decarbonizzazione è da ricercare nel biometano. Ne è sicuro l’Amministratore Delegato di Italgas Paolo Gallo, ospite alla rassegna Enlit 2024, tenutasi alla Fiera di Rho a Milano. Il manager spiega: “Il biometano è la fonte, già disponibile, che garantisce di soddisfare sostenibilità, competitività e sicurezza. Nel RepowerEU è considerato strategico per i target climatici”. L’altro “grande vettore che offre ampie opportunità anche di stoccaggio dell’energia” è l’idrogeno, per il quale però si dovrà ancora aspettare. “L’era dell’idrogeno – afferma infatti l’AD di Italgas – la vedremo tra qualche anno”. Per il raggiungimento degli obiettivi climatici, nel quale le molecole decarbonizzate svolgono un ruolo primario, Paolo Gallo ricorda inoltre che è fondamentale effettuare un “upgrade tecnologico”, come quello già realizzato da Italgas. “È necessario disporre di un network interamente digitalizzato”, aggiunge.

Paolo Gallo: la chiave per ridurre le emissioni nella neutralità tecnologica

Decarbonizzare, garantendo la sicurezza degli approvvigionamenti e costi competitivi per le famiglie e le imprese”: questo deve essere, secondo Paolo Gallo, l’obiettivo da perseguire. A tal scopo, incalza l’AD, “bisogna investire ancora in ricerca e sviluppo”, ma anche lasciar andare le ideologie. “Per tenere bassi i costi per i consumatori – conclude l’Amministratore Delegato di Italgas – occorre abbandonare approcci ideologici e scegliere la neutralità tecnologica, vale a dire considerare le soluzioni infrastrutturali disponibili e più idonee a garantire energia sicura, sostenibile e a costi contenuti”. Favorire, dunque, un approccio flessibile che guardi a tutte le soluzioni disponibili per ridurre le emissioni e supportare, al contempo, la crescita del sistema produttivo.

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