"ACARNESI STOP THE WAR!" riscrittura da Aristofane al Teatro Alighieri, Ravenna

Drammaturgia e regia Marco Martinelli, musiche Ambrogio Sparagna. Sabato 3 giugno 2023, ore 17:00. Produzione Parco archeologico di Pompei, in collaborazione con Ravenna Festival, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
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ACARNESI STOP THE WAR!

riscrittura da Aristofane

 Sabato 3 giugno 2023, ore 21:00, Teatro Alighieri, Via Mariani, 2 - Ravenna

Anteprima

Acarnesi Stop the War!

riscrittura da Aristofane
drammaturgia e regia Marco Martinelli
musiche Ambrogio Sparagna.

Con adolescenti di Pompei, Torre del Greco e Castellammare di Stabia

spazio e luci Vincent Longuemare
costumi Roberta Mattera
aiuto regia Valeria Pollice, Gianni Vastarella

Scuole aderenti al progetto
Istituto di Istruzione Superiore Secondaria Statale “Eugenio Pantaleo”, Torre del Greco
Istituto Tecnico Industriale Statale “Renato Elia”, Castellammare di Stabia
Liceo Statale “Ernesto Pascal”, Pompei

Produzione Parco archeologico di Pompei, 
in collaborazione con Ravenna Festival, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

Il fluido vitale dell’adolescenza, la scoperta del teatro e della propria voce, la forza dirompente dei classici: è ancora la non-scuola che Marco Martinelli torna a praticare con i giovani di Pompei, dando inizio, dopo il prologo di Uccelli, a un nuovo triennio dedicato ad Aristofane. Del quale “mette in vita” Acarnesi, la prima commedia, scritta poco più che adolescente: Diceopoli, vecchio contadino ateniese, non sa convincere i concittadini a smetterla con la guerra, e decide per una “tregua separata” con gli Spartani. Così se ne torna nel suo podere a celebrare Dioniso mentre la città è in fiamme. Gli Acarnesi gli si oppongono, ma Diceopoli (“il giusto cittadino”) spiegherà loro che servire la patria significa cercare la Pace. Un inno scenico quanto mai attuale, in questo millennio funestato come allora dall’incubo della guerra.

 

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In occasione di Acarnesi Stop the War!

"Da Atene a Pompei a Ravenna: Aristofane trova casa", incontro con Floriana Amicucci, Lorenzo Donati, Maddalena Giovannelli, Alessandro Iannucci e Martina Treu, in collaborazione conIstituzione Biblioteca Classense del Comune di Ravenna.

La ragione della straordinarietà del celebre manoscritto 429 della Biblioteca Classense, noto come “Aristofane Ravennate”, sta nel fatto che è l’unico a tramandare tutta la produzione del commediografo ateniese sopravvissuta dall’epoca greca classica – raccoglie tutte le undici commedie e per due di esse, Lisistrata e Tesmoforiazuse, ne è il solo testimone.


Di origine costantinopolitana, è probabile che sia stato portato in Italia nel 1423 dall’umanista Giovanni Aurispa. Fece parte della biblioteca urbinate dei Montefeltro e fu utilizzato da Eufrosino Bonini, professore di lettere greche presso lo Studio Pisano, per l’edizione delle commedie di Aristofane uscita nel 1516 a Firenze per Bernardo Giunta. Per due secoli del codice si perdono le tracce, ma è a Pisa che l’abate camaldolese Pietro Canneti lo acquista nel 1712 per la biblioteca dell’abbazia di Classe che nel 1803 diventa Biblioteca municipale di Ravenna.


Da quando è stato pubblicato e tradotto, fino ai giorni nostri, Aristofane non ha mai smesso di interrogarci, parlarci, sollevare dubbi e proteste. Su molti temi ancora attuali e importanti per la polis di ieri e di oggi. A cominciare dalla pace: ce la chiede con forza, mentre la sua città è in guerra o sotto assedio, in molte sue commedie – tre specialmente (Acarnesi, Pace e Lisistrata)- che ancora oggi ci riguardano, a teatro e al cinema, in romanzi e fumetti.


In particolare la prima commedia conservata, Acarnesi (425 a.C.) è scritta e rappresentata in piena guerra del Peloponneso. Il suo protagonista, un contadino dal nome ‘parlante’ (“Diceopoli”, composto di ‘giustizia’ e ‘città’) tenta di convincere l’assemblea ateniese a stipulare una tregua con Sparta, ma inutilmente. Di qui si sviluppa l’azione comica: Diceopoli conclude una pace privata col nemico, conquista alla sua causa il coro di Acarnesi e sbaraglia via via guerrafondai e oppositori, per poi festeggiare la ritrovata pace in un grande festino finale. Da questa commedia nasce Acarnesi-Stop the War!, scritto e diretto da Marco Martinelli e prodotto da Ravenna Festival e dal Parco Archeologico di Pompei, in scena oggi a Ravenna dopo il debutto a Pompei (27-28 maggio): secondo capitolo del più ampio progetto aristofaneo mai prodotto in Italia (“Sogno di Volare”, dopo il fortunato Uccelli, sempre da Aristofane, del 2022). In passato, la lunga e appassionata relazione tra Aristofane e il Teatro delle Albe ha dato vita ad altri memorabili spettacoli tra cui All’inferno! Affresco da Aristofane e Pace! Esorcismo da Aristofane, prima tappa del progetto “Arrevuoto: Scampia-Napoli”.

Ufficio Stampa