I prodotti salentini e il superamento delle barriere

Anathemi è la bottega on-line per la vendita di prodotti tipici del Salento, un’ampia varietà di prodotti provenienti dalle terre del territorio salentino.

Lecce, 20/05/2014 (informazione.it - comunicati stampa - cibi e bevande) I prodotti tipici del Salento sono il trionfo della natura e della genuinità della terra. Sono i toni, enfatici, con cui possiamo descrivere oggi la dieta mediterranea della provincia di Lecce, basata prevalentemente sulle risorse della coltivazione, verdure, ortaggi, legumi e frutta, con una deliziosa contaminazione dall’est, dalle suggestioni culinarie turche e del Medio Oriente, spezie come cannella, sfiziosità come mandorle e miele che si intrecciano agli intensi sapori del Sud. Ieri tutto ciò aveva un altro significato, perché anche il cibo concorre alla creazione di quella semantica territoriale che chiamo identità del luogo. Ieri la genuinità delle campagne contadine era sinonimo di povertà, di retaggio campagnolo e in quanto tale misero. La carne era quasi assente, troppo cara e riservata ai ricchi, il pesce, nonostante la localizzazione marinara, non era così abbondante e solo i territori a ridosso della costa ne potevano beneficiare con più continuità. Le verdure erano semplicemente ciò che rimaneva a disposizione, la coltivazione era auto-sussistenza di un sistema bloccato e arenato su metodi antichi e privi di innovazione, il latifondo imperava e cristallizzava una dimensione ciclicamente uguale a se stessa, paralizzata.
L’esaltazione delle prelibatezze salentine assume il significato di un radicale rovesciamento dell’ordine pre-esistente, in cui l’autenticità viene riscoperta e convertita in virtù, perché dall’altra parte c’è la standardizzazione della merce, la contraffazione dei bioritmi di Madre Natura, l’appropriazione dell’industria multinazionale dei meccanismi di produzione alimentare. Da una parte è proprio internet a stimolare questo processo, e dall’altra offre i mezzi per arginarlo. Il recupero dell’identità è tale se e quando si dimostra capace di fuoriuscire dai propri limiti, per lasciarsi scoprire e per oltrepassare le barriere. Anche i prodotti viaggiano sul filo della rete, e lo fanno con un significato nuovo, perché da una parte c’è l’acquirente del Nord Italia, o inglese o, perché no, di un altro emisfero, e dall’altra c’è lo stesso contadino che cinquant’anni fa viveva di rendita e sussistenza propria, mentre oggi diventa imprenditore dei suoi stessi prodotti.