La World Organization of Ambassadors Europea del Cancelliere Giuseppe Prete prosegue il suo viaggio tra i sentieri della Pace
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La World Organizations of Ambassadors Europea del Cancelliere Giuseppe Prete prosegue il proprio viaggio, tra i sentieri della pace e non solo. Il Presidente di WOA EUROPA infatti, Giuseppe Prete, si è recato spesso in Marocco, Tunisia, Uganda e Nigeria, con il desiderio di allargare sinergie multiculturali più forti, ma non mancano anche aspre stigmatizzazioni sulle aperture ad altre religioni da parte di Prete.
Ma partiamo dall’inizio. Solidarietà, amicizia e leale collaborazione sono il fondamento della WOA e, i viaggi del Presidente Giuseppe Prete anche in territori della ex Jugoslavia, sono esempio di apertura, promozione e consolidamento del rapporto umano con il popolo musulmano, ortodosso, nella ferma convinzione che la vera identità italiana ed europea è quella del confronto, non dell’odio. Recandosi in Argentina, sede internazionale della ONG, in aprile Giuseppe Prete si farà portavoce nel Senato della Provincia di Buenos Aires del sentimento di molti ambasciatori europei.
Da sempre accolto con grande entusiasmo in ogni Nazione, il presidente in questi giorni sta lavorando per creare un secondo incontro di pace in Macedonia (atteso per i primi di maggio), e, quello più atteso, per il prossimo settembre a Ginevra, con una dimensione più interculturale.
WOA EUROPA pertanto, si muove dentro la prospettiva del suo Presidente impegnato da anni, già prima con il suo impegno diretto in politica, nel dare impulso e nel sostenere occasioni di dialogo e interazioni multiculturali, prodigandosi in prima persona a stabilire accordi di pace e di pacifica convivenza civile.
“Nella spirale che si colloca nel quadro di una terza guerra mondiale a pezzetti, espressione propria di Papa Francesco – dichiarano gli Ambasciatori sostenitori del Cancelliere Prete, si deve lavorare in questa direzione se si vuole superare ideologie fondamentaliste che identificano l’Islam con il terrorismo, e per questo Prete distacca la fede dalla sua versione ideologica radicale. I viaggi in Continente rappresentano un gesto di pace, segno di apertura di un ponte, di una strada che deve essere percorsa, un cammino segnato dalla conoscenza e dalla fiducia reciproca che, solo, può consentire una reale integrazione interreligiosa in Europa".