Carlo Spinelli (Italia dei Diritti), a noi che candidammo Sindaco una transgender, Vannacci abbia il coraggio di considerarci anormali
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La dura presa di posizione del movimento Italia dei Diritti nei confronti della Lega passa attraverso le parole del responsabile nazionale per la Politica Interna Carlo Spinelli:" Candindando Vannacci il partito di Salvini dimostra ancora una volta l'intento di dividere e non integrare, una divisione che si sta facendo strada anche all'interno della Lega stessa scatenando una sorta di guerra interna che vede il duo Armi e Mojito contro il resto dei leghisti con in testa Zaia. Ma di ciò che succede all'interno del carroccio - prosegue Spinelli - non ci interessa, quello che ci preme sottolineare e che Vannacci più volte si è espresso con frasi discriminatorie contro gli omosessuali, gli stranieri residenti in Italia e, cosa ancora peggiore, i disabili, prospettando classi create ad hoc per non permettere loro di frequentare gli studi insieme con i cosiddetti normali.
Vannacci ha una strana percezione della normalità che potrebbe richiamare per alcuni versi, storie di nostalgica memoria dove i nostalgici sono coloro che si trovano sul versante sbagliato della storia stessa, dove chi veniva considerato anormale veniva etichettato, confinato, deportato e ucciso. Noi lo scorso anno - continua ancora Carlo Spinelli - candidammo Sindaco in un comune del Lazio Andrea Paola Iannotti per dare un segnale a chi, come Vannacci, pensa che la normalità passi soltanto attraverso gli uomini con i pantaloni e le donne con la gonna; la notizia di quella candidatura fece talmente scalpore che per un mese o poco più, se ne sono occupati anche i media e i network nazionali come se avessimo candidato un alieno.
Integrare è sinonimo di evoluzione, rispettare i diritti di tutti e segnale di civiltà, nel nostro movimento tutti sono benvenuti non facciamo nessun tipo di distinzione e tutti sono messi sullo stesso piano e possono ricoprire ruoli di responsabilità all'interno dell'Italia dei Diritti, possono manifestare le proprie idee senza essere censurati e amare senza paura di essere etichettati. Noi ragioniamo con la testa e non con il basso ventre, prendiamo in considerazione le qualità e potenzialità delle persone e non guardiamo il colore della pelle e lottiamo per rendere il nostro Paese a misura di ogni essere umano perchè non debba esserci più distinzione tra normodotati e diversamente abili che ancora oggi vengono privati di alcuni diritti come usufruire del servizio di trasporto pubblico o accedere in alcuni uffici, luoghi di socializzazione, di svago e di culto. Come a scuola quando sulla lavagna segnavamo i buoni e i cattivi tracciando una linea verticale divisoria, adesso Vannacci tracci la sua linea divisoria e abbia il coraggio di metterci tra gli anormali, noi saremo più che contenti - conclude Spinelli - di farne parte".
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