Tennistavolo in Sardegna: cronache pongistiche del 16 giugno 2022

Ciò che è stato vissuto intensamente in questi giorni servirà indubbiamente in chiave futura, quando si mediteranno nuove opportunità comunicative e di espansione del nostro caro e amato tennistavolo”.
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SI SCRIVE UN’ALTRA BELLA PAGINA DEL PONGISMO NOSTRANO L ’originalissima ospitalità ricevuta dalla pirotecnica organizzazione AteneiKa si interseca con tante altre storie che i Campionati Sardi Assoluti e Paralimpici hanno regalato alla competizione, andata a braccetto con il torneo aperto ai frequentatori dell’università cagliaritana. All’interno della Palestra A del CUS Cagliari si è registrata una doppia prima volta di Marco Poma: sia come Campione Regionale nel singolo, sia perché è riuscito a battere il famigerato Maxim Kuznetsov. Il monserratino in forza al Tennistavolo Sassari dedica il titolo al padre Sandro perché nella sua gloriosa carriera non l’ha mai vinto. Il russo – guspinese della Marcozzi, dal canto suo, si emoziona e fa commuovere i presenti perché condivide l’esperienza nel doppio misto con la secondogenita under 11 Elèna (TT Guspini). E poi contribuisce ad allungare il record di Stefano Curcio (Marcozzi), nel doppio maschile, che arriva al suo nono titolo in questa specialità, spartito finora con sei compagni diversi. Ana Brzan fa da asso pigliatutto con tre ori, ma il più bello è quello che conquista con l’atleta paralimpica in carrozzina Manuela Casu, nel doppio femminile, in una sensazione bellissima che fa fatica a descrivere. Nel settore paralimpico vince il Singolo m/f classe 1-5: Alessandro Marchello (Tennistavolo Quartu). Maglie e scudetti anche per Romano Monni (La Saetta Quartu) primo nel singolo m/f classe 6-10 e Luca Broccia (Tennis Tavolo Guspini) nel singolo m/f classe 11. Termina in gloria quindi la due giorni di AteneiKa dedicata prima al TTX e poi alle manifestazioni agonistiche, segno che gli esperimenti architettati dal presidente FITeT Sardegna Simone Carrucciu possono dare un nuovo smalto all’ambiente: “Abbiamo riservato una risonanza differente alla nostra disciplina – sottolinea - e ciò è avvenuto grazie alla poderosa dose di energia propagata da CUS Cagliari e AteneiKa e dai loro incommensurabili rappresentanti Manuela Caddeo, Alessio Correnti, Piermichele Zichi che hanno visto in questa disciplina delle potenzialità da sfruttare al meglio. Un plauso va a anche agli arbitri Nicola Mazzuzzi e Rossana Spiggia e ai nostri tesserati che nonostante il clima vacanziero di fine stagione hanno voluto onorare l’impegno nel migliore dei modi. Non dimenticherò mai l’indispensabile apporto offerto dai collaboratori della FITeT che si sono spesi ben oltre le loro energie per assicurare il maggior comfort possibile ai partecipanti. Ciò che è stato vissuto intensamente in questi giorni servirà indubbiamente in chiave futura, quando si mediteranno nuove opportunità comunicative e di espansione del nostro caro e amato tennistavolo”.

Al momento delle premiazioni, i vincitori hanno ricevuti dei bellissimi cesti offerti dagli sponsor di AteneiKa.

IL BILANCIO DI PIER MICHELE ZICHI, RESPONSABILE ATTIVITA’ SPORTIVA DI ATENEIKA

LA CONVIVENZA TRA UNIVERSITARI E AGONISTI FITET “Direi che l'abbinamento è stato un successo. La giornata dei Campionati Sardi la definisco molto bella, l'impianto era pieno di giocatori, con una bella cornice di pubblico. E sicuramente gli universitari hanno apprezzato il fatto di giocare in una struttura già colma, organizzata in modo professionale. Il loro torneo è stato inserito all'interno di una manifestazione di tennis tavolo di alto livello, e questo è un successo per l'organizzazione e un piacere per i partecipanti”. SENSAZIONI UNICHE “Ciò che mi ha colpito davvero è la voglia con cui gli atleti si presentavano al campo. Neanche il tempo di aprire gli impianti che questi erano già pieni di sportivi che riempivano i tavoli. Una passione e un desiderio di praticare sport che mi ha davvero impressionato. Vorrei poi sottolineare una cosa bellissima, che non mi ha realmente sorpreso ma considero importante. In uno stesso impianto, in tavoli affiancati o nello stesso tavolo, si sfidavano uomini, donne, ragazzi e ragazze giovanissimi, atleti con disabilità. È un'immagine di sport e inclusività bellissima, che restituisce a pieno il senso di quello che dovrebbe essere l'obiettivo di chi organizza manifestazioni sportive”. RENDICONTO CONCLUSIVO “Il mio bilancio è positivo al 100%. Soprattutto dopo due anni di stop, e con una manifestazione sportiva complessa come la nostra. La risposta è stata grande. Ho avuto modo di sondare gli umori dei protagonisti: quello che più mi soddisfa è l’esser riusciti davvero a trasmettere lo spirito di AteneiKa, i valori e le idee che vogliamo far passare. Gli iscritti si sono divertiti, hanno passato 12 giorni intensi di sport, hanno potuto vedere e provare discipline che magari non conoscevano, hanno tifato squadre che non sapevano che esistessero. Considero tutto questo una grande vittoria”.

ANA BRZAN E MARCO POMA SU TUTTI

A Sa Duchessa non tutti i partecipanti potranno indossare le otto maglie di Campione Sardo in palio. La vittoria di Marco Poma nel singolo è stata ineccepibile. Partito da testa di serie n. 2 il monserratino prevale nel secondo dei cinque gironi non cedendo neppure un set ai tre avversari incontrati: Giorgio Onnis (Tennis Tavolo Guspini), Maurizio Piano (Torrellas Capoterra) e Dzintars Lai (Marcozzi Cagliari). Giunto nel tabellone ad eliminazione, continua il suo incedere immacolato eliminando Marco Saiu (TT Decimomannu) e Riccardo Lisci (Muraverese). L’unico set lo perde nella finalissima con Maxim Kuznetsov (il secondo) e poi nel quarto e definitivo parziale riesce ad annullare tre set point al blasonato avversario e ad esultare per l’inedito scettro. Kuznetsov non aveva avuto problemi nell’estromettere Manuel Broccia (Tennis Tavolo Guspini) e Marcello Porcu (Muraverese). Sono approdati nel tabellone finale: Francesco Broccia (Santa Tecla Nulvi), Fabiano Peddis (Tennis Tavolo Guspini), Maurizio Piano. Originariamente erano in tre e per di più della stessa scuderia. Poi Eleonora Trudu si è ammalata e quindi il titolo regionale femminile si è ridotto ad un derby in casa Tennistavolo Norbello, con la scontata supremazia della veterana Ana Brzan nei confronti di Martina Mura. La stessa giocatrice italo-slovena, anche tecnico regionale paralimpico, ha regalato una chicca nel doppio femminile andando a vincere assieme all’atleta paralimpica del Tennistavolo Sassari Manuela Casu. Non era facile raccordarsi sul tavolo con la collega guspinese che si esprime dalla carrozzina, ma quando l’intesa è perfetta non ci sono avversari che tengono. In finale hanno la meglio sul duo del Torrellas Capoterra formato da Elisa Pusceddu e Sara Floris. In precedenza superano un altro tandem capoterrese formato da Sara Floris ed Elisa Aramu. Fuori dai giochi il tandem targato Tennistavolo Norbello formato da Martina Mura e Eleonora Trudu, per la rinuncia della seconda. Brzan assortisce il set di magliette andando a trionfare pure nel doppio misto con Marco Poma. I due neutralizzano la concorrenza di altre sei coppie. Originariamente affrontano Fabiano Peddis (Tennis Tavolo Guspini) /Manuela Casu che creano un po’ di smarrimento, rientrato a partire dalla seconda frazione. In finale trovano Martina Mura e Riccardo Lisci (Tennis Tavolo Guspini) ma in sostanza non ce n’è per nessuno. Terzo posto anche per papà Maxim Kuznetsov e figlia Elèna che nei quarti hanno la meglio su Maurizio Piano e Sara Floris. Il nono scettro sardo nel doppio maschile da parte di Stefano Curcio questa volta è condiviso con Maxim Kuznetsov. La loro ascesa verso il primato parte dal 3-0 inflitto al binomio del Tennis Tavolo Guspini composto da Massimiliano Broccia e Fabrizio Melis. In semifinale non hanno problemi nel passare il turno ai danni di Silvio Dessì (Guspini) e Francesco Broccia (Santa Tecla Nulvi). Il match clou li vede sfidare Marcello Porcu (Muraverese) e Marco Poma (Tennistavolo Sassari). Il primo parziale viene superato di misura, e via via la resistenza scema per un 3-0 finale più che meritato. Podio più basso per Riccardo Desì e Riccardo Lisci entrambi della Muraverese. Approdano agli ottavi Maurizio Piano/Alessandro Polese (Azzurra Cagliari), Manuel Broccia/Fabiano Peddis e Zemgus Lai (Marcozzi)/Mattia La Gaetana (Tennistavolo Decimomannu).

PARLANO ALCUNI PROTAGONISTI

Marco Poma (Tennistavolo Sassari): “È la prima volta che riesco a vincere questo titolo e ne sono molto felice perché neanche mio padre c’era mai riuscito. Lo dedico a lui che restando al mio fianco, mi ha dato consigli importanti per poter vincere la partita. È la prima volta che riesco a battere Max dopo una buona finale, molto tattica. Rimanendo lucido e concentrato, senza affrettare i colpi, ma “aspettandolo” per contrattaccare nel momento giusto, sono riuscito in questa bella impresa personale. Nel doppio misto ho condiviso l’esperienza con una grandissima giocatrice, qual è Ana Brzan; ci siamo incastrati bene e la produzione del gioco ne è stata la logica conseguenza”. Ana Brzan (Tennistavolo Norbello): “Il titolo più bello è stato quello conquistato nel doppio femminile, la soddisfazione è inquantificabile. Non avevo mai provato a giocare con una carrozzata e devo dire che l’esperimento è riuscito molto bene, considerando che non è per nulla facile sia per me, sia per l’atleta con disabilità che si deve misurare con un normodotato. Con Manuela mi sono sentita a mio agio; lei è bravissima, ha messo in difficoltà i suoi avversari sia con il servizio, sia con le palle cortissime, piazzate davvero molto bene. Nel doppio misto io e Marco Poma non abbiamo incontrato particolari problemi a parte nel primo set della gara d’esordio opposti guarda caso a Manuela Casu e Fabiano Peddis. Da regolamento i nostri avversari non hanno l’obbligo di alternarsi nell’esecuzione dei colpi, in quanto è presente l’atleta in carrozzina. E quindi l’abitudine ci portava a fermarci ogni qual volta i nostri avversari rispondevano consecutivamente con lo stesso giocatore e il punto andava inevitabilmente a loro. Entrati in quell’ottica non abbiamo più incontrato problemi e poi nella finale con Mura e Lisci è stata vinta senza particolari problemi. Nel singolo non ho faticato più di tanto. In definitiva è stato un ottimo test per le gare future”.

Manuela Casu (Tennistavolo Sassari): “Il 12 giugno 2022 è una data che ho atteso tanto perché era una nuova occasione per poter gareggiare. Tutto si è fatto molto più interessante quando Fabiano Peddis e Ana Brzan mi hanno chiesto di disputare i doppi con loro: per me è stato veramente un onore. Nel doppio femminile abbiamo guadagnato il titolo contro le giovani ragazze del Capoterra ma è stato bello anche il terzo posto nel misto. Sicuramente è stata un’esperienza nuova per tutti: per me che ho avuto compagni di squadra normodotati, per i miei compagni e gli sfidanti che si sono dovuti adeguare al doppio paralimpico con la sua regola peculiare della non alternanza nella risposta da parte nostra. A me personalmente ha arricchito soprattutto vedere con quanto sangue freddo sia Fabiano, sia Ana, si approcciano alla gara. Ne farò tesoro e spero di avvicinarmi a questa modalità che ritengo già vincente di suo. Finalmente dopo un paio d’anni è stato disputato anche il campionato Paralimpico regionale ma mi spiace non aver centrato l’obiettivo per veramente poco, perdendo il quinto set 9-11 contro Alessandro Marchello. Credo di aver sperimentato quella che Max Kuznetsov (a cui devo negli ultimi due anni i miei progressi) definisce “la paura di vincere” che può giocare brutti scherzi. È così è stato. Pazienza, imparerò qualcosa anche da questa vittoria mancata e sfiorata”.

Stefano Curcio (Marcozzi Cagliari): “Sono molto soddisfatto perché volevo conquistare il mio nono titolo regionale con un compagno diverso, il sesto, e mi fa molto piacere averlo condiviso con Max Kuznetsov, giocatore che stimo tantissimo sia come gioco, sia soprattutto come persona. Partivamo da favoriti ma avevamo uno scoglio non da poco che si chiama Marco Poma, fresco campione italiano di doppio in seconda categoria. In realtà nella finale abbiamo vinto abbastanza facilmente sul binomio Poma/Porcu, dopo un primo set che abbiamo rubacchiato.

Maxim Kuznetsov (Marcozzi Cagliari): “Giocare il doppio misto con mia figlia Elèna è stata una sensazione unica. E l’aver battuto il duo del Torrellas Piano/Floris ci ha portato tanta felicità. In semifinale abbiamo ceduto, senza grandi possibilità, a Lisci/Mura però l’importante era giocare e divertirsi insieme. Con Stefano Curcio ci siamo barcamenati molto bene con tutti anche se, in semifinale, ci hanno un po’ impensieriti Silvio Dessì e Francesco Broccia, bravi nell’imporsi nel primo set e a dare filo da torcere anche nei successivi, molto tirati e infarciti di bei scambi.

LE APPASSIONANTI SFIDE PARALIMPICHE

Nella categoria riservata agli intellettivi relazionali (Classe 11) il campione d’Italia giovanile in carica Luca Broccia si guadagna l’ambita t shirt dopo una sfida secca in cui prevale sul saettino Alessio Picciau, dopo tre set molto serrati dove lo scarto complessivo è stato di appena sette punti. Sfida a tre anche nella categoria 1-5 riservata ai carrozzati. Il neofita oristanese Alessandro Marchello, in forza al Tennistavolo Quartu, supera prima il suo compagno di squadra Giovanni Melis e poi in cinque set Manuela Casu (Tennistavolo Sassari) che si piazza alle spalle del vincitore. Il saettino Romano Monni e il leader regionale della classe in piedi (6-10). Risulta il più forte tra il suo compagno Pietro Ghiani (medaglia d’argento) e nei confronti di Mauro Mereu (Tennistavolo Norbello). Alle premiazioni ha partecipato il delegato regionale della FISPES (Federazione Italiana Sport paralimpici e Sperimentali) Carmelo Addaris.

TORNEO ATENEIKA: DIVERTIMENTO A IOSA, VINCE CADDEO

Sono tutti di sesso maschile gli otto partecipanti alla kermesse pongistica universitaria e appartenenti a due sole aree: medicina/chirurgia e Scienze politiche, economiche e giuridiche. Controllati a vista dagli arbitri federali Nicola Mazzuzzi e Rossana Spiggia si sono dapprima sfidati in due gironi dominati rispettivamente da Francesco Dessy e Francesco Caddeo, entrambi implacabili nel non regalare nemmeno un solo set agli avversari. Dessy raggiunge la finalissima dopo aver recuperato due set di svantaggio nei confronti di Nicolò Casula, mentre Caddeo continua la sua irrefrenabile escalation scatenandosi nei confronti di Andrea Cucca a cui lascia appena sei punti. Lo scontro decisivo è ugualmente a senso unico con il rappresentante del polo politico, economico, giuridico di viale Fra Ignazio che conserva il trend (3-0) anche con il medico Dessy.

Alle spalle dei quattro semifinalisti compaiono Daniele Pau, Matteo Floris, Jurij Barracca e Giulio Sica.

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