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Cibi e Bevande

Cenare all'ombra della Cupola del Brunelleschi: le due anime di Vetreria, tra la cucina di Salvo Pellegriti e la pizza d'autore di Donato Menechella

Tra il giovane chef siciliano e il pizzaiolo campano, il locale nel centro storico punta su una cucina contemporanea fatta di sapori e accostamenti fuori dagli schemi
Firenze, (informazione.it - comunicati stampa - cibi e bevande)

Cucina contemporanea da un lato, pizza d'autore dall'altro: le due anime della Vetreria in via del Proconsolo – letteralmente all'ombra della Cupola del Brunelleschi, a due passi dal Duomo di Firenze – sono affidate alle mani di due giovani talenti, lo chef siciliano Salvo Pellegriti e il pizzaiolo campano Donato Menechella. Il ristorante ha aperto da un paio d'anni, e il suo nome deriva dalla storica Vetreria Migliorini, che fino a qualche tempo fa era ospitata negli spazi di via del Proconsolo. Il locale – il terzo degli imprenditori che possiedono anche Fuoco Matto e Bottega Conviviale, facenti capo all’intraprendente Carlo Nigro — rappresenta un compromesso tra spazi vagamente ispirati all’archeologia industriale, con mattoni a vista, ed elementi di design sufficientemente leggeri da non distogliere l’attenzione dei commensali dal menù.

Giovane chef originario della provincia di Catania, dopo aver viaggiato per il mondo fino a raggiungere l’Australia, da qualche anno Salvo Pellegriti ha messo radici a Firenze. Qui ha fatto sì, anche grazie alla liaison con le pizze di Donato Menechella (2 spicchi del Gambero Rosso), che il ristorante diventasse una fucina di cucina creativa e di piatti mai banali. Ancora per certi versi poco noto al pubblico mainstream fiorentino, Salvo Pellegriti unisce nei piatti del suo menu una mano felice, un alto tasso di complessità e un connubio tra fantasia e tecnica.

 

E' il caso di antipasti come la zuppa fredda di salicornia, ostriche, mela verde e sedano croccante, di primi come il Risotto “Riserva San Massimo”, plancton, ricciola marinata e gelo di melone, oppure ancora secondi come l'anguilla in cui la materia prima è proposta da Salvo Pellegriti in un'inedita versione mediterranea. Sul fronte della pizza, invece, un must di Donato Menechella è la pizza Carpaccio, una base di fiordilatte cui all'uscita si accompagnano carpaccio di manzo, fonduta di caciocavallo, pepe, polvere di cipolla bruciata e zest di agrumi.

Ufficio Stampa
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