Scoppiata la bomba politica a Gorga, Italia dei Diritti diserta il consiglio e promette battaglia
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Si è svolto, non senza polemiche, il Consiglio Comunale d'insediamento della nuova legislatura nel comune di Gorga che, come ampiamente preannunciato dai vertici politici del movimento Italia dei Diritti - De Pierro, è stato disertato dai propri consiglieri in polemica con la maggioranza perché, a quanto affermano dall'IdD, le notifiche relative alla loro elezione non sono state perfezionate regolarmente. E' il Segretario Provinciale romano e responsabile per la Politica Interna del movimento Carlo Spinelli a far luce su quanto è successo in questi giorni concitati per la vita politica di Gorga:
"Tutto è iniziato dal dopo voto quando la collaborazione che il nostro Presidente Antonello De Pierro ha offerto per facilitare le operazioni di insediamento dei nostri consiglieri è stata rifiutata dalla maggioranza; o forse prima, quando il sindaco uscente Andrea Lepri e la lista che lo ha appoggiato, ha tenuto un comizio di chiusura praticamente incentrato sul nostro movimento e sul perché non doveva essere votato dai gorgani, piuttosto che parlare del suo programma amministrativo. Una cosa desueta in un piccolo comune se pensiamo che la lista del movimento Italia dei Diritti era composta da persone non residenti nel comune di Gorga, al contrario della lista del sindaco Lepri sicuramente ampiamente favorita per via del voto familiare, regola non scritta che vige in questi comuni.
Non mi soffermerò a spiegare nuovamente quanto successo riguardo le notifiche - prosegue Spinelli - l'argomento è stato ampiamente trattato nei giorni scorsi, quello che voglio mettere in evidenza però è che una formalità facilmente risolvibile, si è trasformata in una procedura complicata condita da polemiche che hanno coinvolto tutte le parti in causa. Mi preme invece sottolineare che, se il Consiglio Comunale si è svolto senza che si creassero ulteriori problemi al sindaco e alla maggioranza, è grazie al nostro senso civico e al rispetto dell’organo Istituzionale dove è incentrata la vita politica del paese chiedendo il rinvio dello stesso per vizio di forma nella notifica delle nomine, con una modalità non consentita dalla norma. Infatti il rinvio di un Consiglio Comunale può essere chiesto solamente dai consiglieri motivandone la richiesta, sarebbe quindi stato compito di almeno una delle nostre consigliere elette presentarsi in consiglio, chiedere il rinvio e, nel caso la richiesta non fosse stata soddisfatta, abbandonare l'aula. A questo punto il sindaco si sarebbe trovato di fronte a un bivio e la strada da scegliere sarebbe stata più complicata, andare avanti con la seduta consiliare, o soddisfare la richiesta del movimento Italia dei Diritti.
A nostro parere, la seconda opzione sarebbe stata scartata e il consiglio si sarebbe tenuto comunque, in questo caso non sarebbe mancato il ricorso al TAR da parte del nostro movimento con l'incognita della decisione del Giudice Amministrativo che avrebbe potuto dare ragione al sindaco Lepri o accogliere il nostro ricorso. In questo caso il Consiglio Comunale sarebbe stato invalidato con tutto ciò che ne sarebbe conseguito. Ma siccome noi non siamo così cattivi come ogni tanto qualcuno ci descrive - prosegue ancora l'esponente IdD - il rinvio del consiglio è stato chiesto dal sottoscritto, pur non avendone alcun titolo, ed è servito soprattutto ad annunciare la nostra astensione dai lavori consiliari per protestare contro le procedure adottate dalla maggioranza per notificare le nomine e la convocazione del consiglio stesso. Sapevamo benissimo che la richiesta non poteva essere accolta, ma abbiamo agito in questo modo proprio per non creare ulteriori problemi al sindaco, come già espresso in precedenza. Il movimento è stato comunque rappresentato, nel rispetto dell’elettorato gorgano, dal Presidente De Pierro e da Graziella Pais consigliera insieme a Paolo Nanni del comune di Roccagiovine che hanno assistito tra il pubblico alla seduta consiliare che, per buona parte, avrebbe visto coinvolto, attraverso le parole del sindaco Lepri, il nostro movimento pur senza la presenza dei nostri consiglieri e questo potrebbe anche farci piacere visto che così facendo, è stata data molta importanza all'Italia dei Diritti e a ciò che il movimento ha fatto in questi giorni. A quanto avrebbe affermato il sindaco stesso, la maggioranza è stata messa sotto pressione per dieci giorni dal nostro comportamento ma nonostante questo, ancora una volta la collaborazione offerta dal nostro Presidente a fine consiglio per risolvere un problema creato dal nulla, è stata rifiutata.
Non so se si tratti di arroganza politica o di difendere una posizione che, secondo noi, ha portato la maggioranza a infilarsi in un vicolo cieco, certo se qualcuno pensa che Italia dei Diritti si arrenderà e tempo un paio di mesi la nostra presenza sul territorio inizierà a venir meno, si sbaglia di grosso; se si sono sentiti, come mi è dato sapere, sotto pressione per dieci giorni, cosa succederà nei prossimi cinque anni? E’ si perché noi andremo comunque avanti per la nostra strada facendoci valere come succede in tutti i comuni attraverso i nostri consiglieri e dove non siamo rappresentati, attraverso i consiglieri ombra, quindi non mancheranno certo proposte di delibera, mozioni e interrogazioni laddove lo riterremo opportuno. Una cosa è certa, il nostro comportamento non è stato dettato da una sorta di vendetta politica per quanto sarebbe stato detto nel comizio di chiusura dal sindaco Lepri, ne dal chiacchericcio scaturito dalle voci di paese che intendevano screditare il nostro movimento agli occhi dei gorgani, parole che lasciano comunque il tempo che trovano essendo appunto voci di paese, e neanche dalla visibile contrarietà che si leggeva sui volti degli esponenti della maggioranza dopo l'elezione dei nostri tre consiglieri che avrebbe portato qualcuno di loro a delle affermazioni al limite del rispetto della democrazia.
Un esempio lo si può prendere dal comune di Castel San Pietro Romano dove, in campagna elettorale, ci sono stati degli scambi di vedute abbastanza contrastanti tra noi è il sindaco Nardi, anche con toni abbastanza duri, ma poi tutto è finito li e la nostra consigliera eletta è stata accolta con fare molto gentile, così come cordiale è stata l'accoglienza verso il nostro Presidente che ha proposto, anche in questo caso, collaborazione per semplificare le notifiche che infatti sono state portate a termine senza problemi. Il lavoro delle nostre tre consigliere elette, cioè Beatrice Marchica, Alexsia Crialesi e Simona Zanella, è appena iniziato e sarà per loro un impegno non indifferente portarlo avanti visti gli esordi di questa nuova legislatura nel comune di Gorga, ma siamo certi, e di questo i gorgani possono stare tranquilli, che sapranno farsi valere e soprattutto – conclude Spinelli – sapranno far trionfare quelli che sono i principi fondanti del nostro movimento ossia legalità, diritti e rispetto per le istituzioni e soprattutto per i cittadini”.
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