ESITAZIONE VACCINALE E RUOLO DEGLI OSTEOPATI

Ritenendo fondamentale il dibattito sul ruolo preventivo e persuasivo dei professionisti sanitari nel contesto pandemico attuale, la nostra Associazione divulga in allegato un recentissimo articolo internazionale sul tema, pubblicato dal Journal of Osteopathic Medicine, rivista internazionale di essenziale riferimento per le nuove professioni della salute.

Si tratta di una revisione della letteratura allo scopo di sintetizzare le ragioni che possano indurre le persone all’esitazione vaccinale, talvolta anche con la complicità di alcuni operatori sanitari. Come sappiamo, l'attuale pandemia segna una linea di demarcazione tra passato e presente. Gli esiti della stessa hanno influenzato l’inconscio collettivo ed esasperato paure e convinzioni di segno opposto. Gli osteopati tra pochi giorni saranno formalmente investiti del ruolo sanitario più consono alle loro abilità e svolgeranno attività preventiva a sostegno della salute collettiva. Essi, pertanto, non possono farsi portavoce di paure e anacronismi, di presunzioni ed elementi confondenti che hanno radici nella sfiducia verso quella stessa medicina di cui oggi essi stessi fanno parte.

Nel seguente approfondimento, realizzato mediante revisione della letteratura scientifica, il caso delle medicine alternative e complementari appare emblematico per quanto non isolato nel panorama sanitario nazionale. Si evidenzia, cioè, una netta dicotomia tra chi sostiene la campagna vaccinale e gli strumenti di persuasione in atto e chi, viceversa, richiamandosi ad anacronismi storici e diffidenze infondate professa il contrario.

Anche in relazione a questo studio e alle conclusioni riportate, l’Associazione ADOE ha scelto senza indugio di combattere l’esitazione vaccinale, dimostrando l’importanza del ruolo preventivo, sociale e interdisciplinare della nuova professione. E gli osteopati che svolgono esclusivamente questa attività a sostegno della Salute collettiva vogliono considerare lo stesso documento come contributo oggettivo nel processo decisionale in favore dei vaccini anti Covid 19.