Consulente SEO: chi è, cosa fa, perché è fondamentale per il tuo business

Tra le professioni più richieste nel mondo del web marketing c’è sicuramente il consulente SEO. “SEO” è l’acronimo di Search Engine Optimization, letteralmente “ottimizzazione per i motori di ricerca”. E’ l’insieme delle pratiche volte a rendere un sito appetibile a Google, Bing & co. Il consulente SEO, quindi, si occupa di definire il complesso di strategie volte a migliorare il posizionamento di un sito web per le chiavi di ricerca tipiche di un settore.
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Pescara, (informazione.it - comunicati stampa - internet)

Tra le professioni più richieste nel mondo del web marketing c’è sicuramente il consulente SEO. “SEO” è l’acronimo di Search Engine Optimization, letteralmente “ottimizzazione per i motori di ricerca”. E’ l’insieme delle pratiche volte a rendere un sito appetibile a Google, Bing & co. Il consulente SEO, quindi, si occupa di definire il complesso di strategie volte a migliorare il posizionamento di un sito web per le chiavi di ricerca tipiche di un settore.

“E’ una figura professionale unica, in cui si fondono progettualità e creatività”, dice Marco Loprete, consulente SEO freelance di base a Pescara ma attivo in tutta Italia. Loprete è autore di una guida intitolata “Primi su Google: la guida SEO completa!” che ogni giorno riceve centinaia di visualizzazioni, un punto di riferimento imprescindibile per chiunque voglia avvicinarsi al magico mondo della SEO. “La progettualità è fondamentale. Senza strategia non c’è SEO. Ma la creatività ha il suo peso. Per creatività intendo la capacità di pensare fuori dagli schemi, superare gli ostacoli e le difficoltà, trasformare i punti di debolezza in punti di forza”.

Perché la visibilità su Google è così importante? “Tanto per cominciare, il 68% delle esperienze su internet parte da un motore di ricerca. Su Google, poi, ci passa oltre il 90% del traffico mondiale. Dunque rendere il proprio sito appetibile per i motori di ricerca, Google in primis, non è un’opzione!” Dicono le statistiche più recenti che la SEO porta oltre il 1000% di traffico in più. “Esatto”, commenta Loprete, “ma solo se è ben fatta. Il che significa arrivare nelle prime tre posizioni di una SERP (Search Engine Results Page, la pagina che mostra i risultati per una data ricerca). Da soli, i primi tre risultati raccolgono circa il 70% dei click. Solo lo 0,78% degli utenti che compie una ricerca su Google clicca su un risultato in seconda pagina”.

Quali sono i fattori che influenzano il posizionamento? “Premessa: l’algoritmo di Google è segreto. Tuttavia, esiste un elenco dei 200 fattori di ranking. Tra questi: testi, metadati (i dati che descrivono il contenuto di una pagina o di un file per i motori di ricerca), anzianità del dominio, link popularity (quante citazioni ha un determinato contenuto), la velocità di caricamento delle pagine. Preso singolarmente nessuno di questi fattori è dominante, ma messi insieme permettono di raggiungere grandi risultati!”.

I fattori di posizionamento si dividono in due grandi categorie: on-site e off-site. La link building è una delle tecniche off-site più adoperate. “Consiste nell’ottenere link al proprio sito da siti rilevanti, i quali devono rispettare certi parametri. La link building, sebbene sia ancora in auge, non è sempre la strategia ottimale. Meglio la link earning, ovvero il complesso di strategie che permettono di ottenere link e citazioni in modo naturale, puntando sulla qualità dei contenuti”.

Del resto, un vecchio adagio del web marketing dice: ‘content is the king’. “Ed è vero ancor di più oggi per la SEO. Tantissimi clienti hanno una nozione errata di questo lavoro, credono si tratti di ripetere x volte la keyword per cui cercano di posizionarsi all’interno della pagina. Non è così che funziona!”. I motori di ricerca, spiega l’esperto SEO pescarese, sono diventati più esigenti, cercano contenuti di qualità, ricchi d’informazioni, semanticamente vari, in grado di suscitare genuino interesse nel lettore. “Se proprio dovessi indicare una strategia di partenza direi: concentratevi sulla creazione di contenuti di qualità. La qualità paga, in qualsiasi campo della vita, SEO in primis!”

Quali sono le tendenze del futuro nel campo del posizionamento sui motori di ricerca? “Be’, certamente il mobile continuerà a fare la parte del leone”, ci spiega Loprete. “Da qualche anno è attivo il mobile indexing first di Google, il che significa che il mobile è privilegiato nel definire la posizione di un contenuto. Dunque è fondamentale creare siti web veloci, agili, capaci di garantire un’esperienza di navigazione appagante su smartphone e tablet”. C’è poi la questione del search intent. Che significa? “Google, come altri motori di ricerca, è un posto in cui le persone cercano la risposta a una domanda. Cercare di comprendere cosa cercano e aiutarle con contenuti giusti è la sfida decisiva, per convogliare traffico di qualità in grado di generare conversioni, ovvero contatti, richieste, acquisti”. Importantissimi poi anche RankBrain, l’update di intelligenza artificiale, effettuato da Google nel 2015 ma sempre più determinante, e la ricerca vocale. “Siri, Alexa, Google Assistant sono ormai la norma, e nel futuro saranno sempre più diffusi. Si calcola che entro il 2022 più del 55% delle famiglie possiederà uno smart speaker. Come consulente SEO sto preparandomi a questa nuova sfida”, aggiunge Loprete, “sarà davvero molto eccitante!”.

In generale, i contenuti dovranno soddisfare tre principi: Expertise (Esperienza),  Authoritativeness (Autorevolezza) e Trustworthiness (Affidabilità). “Un sito ben posizionato è un sito che sarà riconosciuto da Google come una fonte autorevole in merito a un certo argomento. E’ importante, ancora una volta, la strategia. Chi sono i miei utenti? A cosa sono interessati? Gli strumenti di analytics, da Google Analytics a Search Console a SemRush, SeoZoom e quant’altro, diventeranno ancora più importanti per tracciare il profilo degli utenti e definire i contorni ‘semantici’ di un mercato. Il futuro del web marketing”, conclude Marco Loprete, “è decisamente dei consulenti SEO!”.

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