Guida a “PAGLIACCI” con Giovanni Bietti, Giovanni Carlo Federico Villa e Stefano Bolognini per la Stagione d'Opera 2024 del Comunale di Bologna

“Pagliacci. Il Gran Teatro della Vita” per l'ultimo appuntamento della rassegna “IN CONTROLUCE”, mercoledì 4 dicembre 2024, alle 20.30, Auditorium Manzoni.
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Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)


Pagliacci, l’opera verista di Ruggero Leoncavallo, in programma al Comunale Nouveau dal 15 al 22 Dicembre 2024 per la Stagione lirica del Teatro Comunale di Bologna, viene esplorata da Giovanni Bietti e Giovanni Carlo Federico Villa, con la partecipazione di Stefano Bolognini, Mercoledì 4 dicembre alle 20.30, all'Auditorium Manzoni di Bologna,

L'incontro si intitola “Pagliacci. Il Gran Teatro della Vita” e si sviluppa attorno al rapporto tra realtà e finzione l’ultimo appuntamento dell’anno della rassegna “In Controluce” che - con il musicologo Giovanni Bietti, lo storico dell’arte Giovanni Carlo Federico Villa e la partecipazione dello psichiatra e psicoanalista Stefano Bolognini - racconta Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, mercoledì 4 dicembre alle 20.30 all’Auditorium Manzoni. L’opera sarà poi in scena dal 15 al 22 dicembre al Comunale Nouveau.  “La commedia è finita”, “Acta est fabula, plaudite”: così termina il capolavoro di Leoncavallo, che anticipa tante tendenze artistiche e letterarie novecentesche; così pronunciava in letto di morte l’imperatore Augusto. Sono la vita e il teatro, la realtà e la finzione a confondersi in un gioco di “specchiature” che da sempre affascina l’animo umano e che il compositore napoletano restituisce nello spirito verista del suo tempo.

Nell’appuntamento bolognese, Bietti e Villa propongono un viaggio che intreccia la vita di Leoncavallo con la storia della sua opera più celebre, tutta riassunta nell’aria Vesti la giubba. Questa, registrata da Enrico Caruso, divenne il primo disco al mondo a toccare il milione di copie vendute, oltre a essere ripresa in moltissimi film e serie tv, cartoni animati e musica pop. Il racconto fatto di immagini, suoni e parole si conclude con una riflessione di Bolognini. Ad arricchire la serata anche due pagine di Pagliacci nell’interpretazione degli allievi della Scuola dell’Opera del TCBO: "Qual fiamma avea nel guardo", l’aria di Nedda, è cantata dal soprano Anna Cimmarrusti, protagonista, insieme al baritono Hosung Lee, anche nel duetto "Nedda! Silvio!...E allor perché" , con l’accompagnamento al pianoforte di Claudia D'Ippolito. I montaggi e le video creazioni sono di INNOVIO Arts. La rassegna “In Controluce - Percorsi d’Opera, tra Arte e Storia”, a cura di Barbara Abbondanza, è realizzata dal Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con INNOVIO. Questo appuntamento vede il contributo del consulente finanziario Alessandro Andreoli.  


Giovanni Bietti 

 considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani, è compositore, pianista e musicologo. Collabora con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha insegnato Composizione presso il Conservatorio “V. Bellini” di Catania ed Etnomusicologia presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Tiene regolarmente conferenze e in particolare concerti-conferenze, direttamente al pianoforte, presso molti dei più prestigiosi Enti italiani: il Teatro alla Scala, il Festival MITO Settembre Musica, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Il Teatro La Fenice di Venezia.  

 Stefano Bolognini

medico psichiatra, è stato presidente della Società Psicoanalitica Italiana e della International Psychoanalytical Association, l’associazione mondiale degli psicoanalisti fondata da Sigmund Freud nel 1910. I suoi libri e lavori scientifici sono stati tradotti in molte lingue, e i suoi interessi principali hanno riguardato l’empatia, il sogno, la relazione interpsichica e i rapporti intergenerazionali. 

È il fondatore dell’Inter-Regional Encyclopedic Dictionary of Psychoanalysis e tiene regolarmente seminari e conferenze in ambito intercontinentale.   

Giovanni Carlo Federico Villa 

 docente universitario, è direttore di Palazzo Madama di Torino e presidente dell’Ateneo di Scienze Lettere ed Arti di Bergamo. Già componente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici del Ministero della Cultura (2019-2022), è stato direttore onorario dei Musei Civici di Vicenza (2015-2018) e per le Scuderie del Quirinale di Roma ha curato le mostre Antonello da Messina (2006), Giovanni Bellini (2008), Lorenzo Lotto (2011), Tintoretto (2012) e Tiziano (2013), oltre a numerosi progetti espositivi in Italia e all’estero. È autore di oltre trecento pubblicazioni e importanti monografie. Numerose le sue presenze divulgative relative al patrimonio artistico nazionale sui principali canali radiotelevisivi italiani e stranieri. 

Ufficio Stampa
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