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Cibi e Bevande

Vini biovegan: nascono DEEA BIO e ChiChiBIO di Codice Citra che sostengono il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise

Sostenibilità ambientale e packaging eco-friendly il valore aggiunto delle linee presentate a Vinitaly
Verona, (informazione.it - comunicati stampa - cibi e bevande) Codice Citra, la principale realtà vitivinicola d’Abruzzo, lancia ChiChiBio e DEEA, le due linee di vini biovegan all’insegna della sostenibilità ambientale presentate al Vinitaly. Vini unici, in grado di esaltare le caratteristiche di vitigni autoctoni come Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo e Pecorino, che rafforzano il loro legame con il territorio grazie alla collaborazione con il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, a cui andrà una parte del ricavato dalle vendite.

Nati dall’accurata selezione dei migliori cru prodotti dagli oltre 6000 ettari di vigneti disposti su un territorio che va dal mare alle pendici della montagna, i nuovi vini biovegan di Citra mantengono tutte le caratteristiche dei vini tradizionali, ma sono prodotti con processi che escludono l'utilizzo di qualsiasi sostanza di origine animale, rispettando i dettami dell’alimentazione vegana e ottenendo la certificazione biovegan. Il valore aggiunto è rappresentato dal “senza compromessi”, ricalcato anche nella filosofia di sviluppo di un packaging eco-friendly, realizzato con materiale riciclabile in ogni sua parte. Questo lancio sottolinea la volontà dell’azienda a indirizzarsi verso un marketing 3.0, “marketing esperienziale” in cui l’attenzione è rivolta al cliente ed alla sua esperienza di consumo, cercando sempre di unire l’anima al prodotto, ovvero quell’insieme di valori nei quali i consumatori riescono ad identificarsi.
Prodotte con uve biologiche, le nuove linee sono destinate a diversi settori commerciali. ChiChiBio è pensata per il mercato della Grande Distribuzione Organizzata e a rappresentare questa linea è la Gru, simbolo internazionale di pace, felicità e lunga vita, e a differenza della novella del Boccaccio, qui trova la sua rivincita su Chichibio. La Linea DEEA, destinata invece al mercato HORECA, è nata per celebrare la “Terra” perché è sacra, è madre e fonte di vita.

Lo stretto legame tra Codice Citra e l’Abruzzo è rafforzato dalla collaborazione tra l’azienda abruzzese e il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise. Attraverso i suoi vini biovegan infatti, l’azienda di Ortona sosterrà i progetti del Parco a cui sarà versato una percentuale sul totale netto del venduto.

“I nostri vini biovegan nascono dall’amore di Codice Citra per il suo territorio, un luogo unico che contiene in sé molteplici anime che abbiamo l’obbligo di promuovere e preservare - ha dichiarato Valentino Di Campli, Presidente di Codice Citra. ChiChiBio e DEEA BIO vogliono portare avanti questa missione ed esaltare questo sentimento autentico, testimoniato dalla collaborazione che ci riempie di orgoglio con il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise”.

“Abbiamo accolto con grande piacere questa collaborazione. – afferma Antonio Carrara, presidente dell’Ente Parco. Codice Citra rappresenta 3000 vignaioli che grazie alle loro colture preservano il paesaggio e il territorio. Siamo convinti che questa partnership unisce due eccellenze per la promozione della regione Abruzzo e che entrambe le realtà, Citra e Parco Nazionale, hanno a cuore il rispetto del territorio e la conservazione della natura. L’attenzione complessiva alla realizzazione di un prodotto all’insegna della sostenibilità aiuta la Natura e aiuterà il Parco alla conservazione delle sue specie simbolo a iniziare dall’orso bruno marsicano.”

Anche il packaging dei nuovi vini sarà all’insegna della sostenibilità. Per vestire ChiChiBio e DEEA, Citra ha infatti scelto la bottiglia borgognotta Cristina, prodotta in vetro leggero e riciclabile che permette una minor produzione di rifiuti e un risparmio di CO2 emessa nell’atmosfera. La capsula, anch’essa riciclabile, è realizzata in PET rigido, estruso, orientato e atossico. L’etichetta è prodotta su carta naturale e per il tappo è stato invece scelto il NORMACORC Select BIO con tecnologia Plantcorc: si tratta del primo tappo da vino al mondo senza impronta di carbonio, prodotto con polimeri rinnovabili di origine vegetale e 100% riciclabile. Inoltre il NORMACORC Select BIO riduce al minimo l’impatto ambientale, prevenendo la degradazione e gli sprechi causati dalle alterazioni del vino. Realizzato con energia rinnovabile al 100% e un consumo minimo di acqua, consente l’ingresso costante della giusta quantità di ossigeno in base alle preferenze del viticoltore ed è ideale per vini di ottima qualità destinati all’invecchiamento. Infine, il cartone sarà ricavato da carta riciclata, garantendo così un minore utilizzo di legname vergine e, quindi, di taglio di nuovi alberi e una minore quantità di rifiuti in discarica grazie al riutilizzo di materiali cartacei di scarto.

In occasione del Vinitaly, Codice Citra ha anche presentato al pubblico i vini che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento “5 Star Wines” assegnato da Vinitaly: Palio Montepulciano d’Abruzzo DOP 2013, ha ricevuto un punteggio di 91 centesimi, Laus Vitae Trebbiano d’Abruzzo DOC 2011, Niro Passerina IGP 2015 e Palio Pecorino IGP 2015 con un punteggio di 90 centesimi.

Da domenica a mercoledì, per tutta la durata del Vinitaly, presso lo stand Citra sarà inoltre esposto “Guardare la Terra negli occhi: le Nove Anime di Citra”. Il progetto-mostra curato dall’artista Maurizio Righetti in collaborazione con Codice Citra nasce dall’intento di rappresentare le nove anime dell'azienda ortonese. Righetti ha infatti raccolto le terre provenienti dalle nove cantine e le ha rappresentate come vere e proprie opere d’arte: in nove pannelli di legno multistrato il materiale “terra” è steso e imprigionato in forma materica, percettibile fino ad ergersi in grumi, sabbie, paste ghiaie, raccolte in nove terre di vigneti selezionati, uno per ogni cantina associata.

Codice Citra è la principale realtà vitivinicola in Abruzzo. Fondata nel 1973, raggruppa 9 cantine e 3000 soci che coltivano 6000 ettari di vigneti, un terzo dei vigneti abruzzesi. Da circa un milione di ettolitri di vino conferiti dalle cantine socie, Citra ne seleziona solo una parte per una produzione complessiva di 20 milioni di bottiglie l’anno.
Ufficio Stampa
Simone Iemmolo
 Haiku Rp (Leggi tutti i comunicati)
(Agrigento) Italia
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