Arezzo Casa Spa raggiunge il traguardo dei vent’anni di attività

Arezzo Casa Spa raggiunge il traguardo dei vent’anni di attività. L’ente, istituito nel 2003 e attivo dal 2004, ha conseguito un importante anniversario che fornirà l’occasione per proporre un ciclo di iniziative volte ad approfondire le tematiche dell’edilizia residenziale pubblica a cavallo tra passato, presente e futuro. La volontà è di proporre occasioni di incontro e di confronto dove coinvolgere cittadini, istituzioni e professionisti di diversi settori.
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Arezzo, (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi)

Arezzo Casa Spa raggiunge il traguardo dei vent’anni di attività. L’ente, istituito nel 2003 e attivo dal 2004, ha conseguito un importante anniversario che fornirà l’occasione per proporre un ciclo di iniziative volte ad approfondire le tematiche dell’edilizia residenziale pubblica a cavallo tra passato, presente e futuro. La volontà è di andare a proporre una serie di occasioni di incontro e di confronto dove coinvolgere cittadini, istituzioni e professionisti di diversi settori per focalizzare le evoluzioni dei bisogni abitativi e le prossime sfide per affermare il “diritto alla casa”.

La ricorrenza troverà compimento nel festival “AC20 - Il futuro dell’abitare” in calendario da lunedì 23 a domenica 29 settembre quando, ogni giorno, verranno proposti eventi tra la città di Arezzo e le quattro vallate, con dibattiti, incontri con specialisti internazionali del settore, mostre, eventi letterari, laboratori creativi e attività sportive, oltre alla proiezione di un docufilm dedicato alla storia di Arezzo Casa. Questo percorso sarà scandito da una serie di tappe intermedie a partire dal mese di aprile, quando verrà proposto alle scuole di diverso grado dell’intera provincia un concorso dedicato alle tematiche di abitare e benessere abitativo, con lo scopo di gettare le basi del proprio futuro attraverso lo sguardo delle giovani generazioni che offriranno testi, disegni e altri elaborati creativi.

Il cuore pulsante della rassegna sarà infine il convegno di venerdì 27 settembre che vedrà la partecipazione di relatori dall’Italia e dall’estero: la tavola rotonda offrirà una prospettiva internazionale sul “social housing” creato ad hoc per tracciare futuri scenari, prospettive, progetti e politiche atte a migliorare la qualità del servizio. Tutto questo, completato anche da un approfondimento storico a partire dall’ultimo grande piano dell’edilizia residenziale pubblica in Italia, l’INA-Casa, ideato dal ministro Amintore Fanfani e terminato nel lontano 1963 che, nella città di Arezzo, trova il proprio esempio più iconico nella realizzazione del Villaggio Gattolino.

Il festival permetterà di ripercorrere anche la storia della stessa Arezzo Casa, fondata raccogliendo l’eredità della precedente Ater - Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale e prevedendo il trasferimento dell’intero patrimonio di edilizia popolare ai Comuni e il conseguente affidamento della gestione a soggetti appositamente costituiti in ciascuna Provincia della Toscana. La società oggi gestisce circa 3.200 appartamenti per conto dei 37 Comuni proprietari ove sono diffusi, di cui circa 1.150 ubicati nella città di Arezzo, oltre circa sessanta fondi commerciali a uso non abitativo, per un’utenza che supera le 10.000 unità, con compiti che comprendono la manutenzione ordinaria, straordinaria, gli interventi di emergenza, il recupero degli alloggi riconsegnati e i piani per nuove costruzioni.

«I vent’anni di Arezzo Casa - spiega il presidente Lorenzo Roggi, - saranno scanditi da un ciclo di eventi per promuovere un percorso di condivisione che spazierà dalla nascita delle case popolari alle più recenti sfide da affrontare con coraggio e inventiva. L’auspicio, con “AC20 - Il futuro dell’abitare”, è di riportare al centro del dibattito politico nazionale la questione della casa, oggi purtroppo marginalizzata e sottovalutata. In un “Paese ideale”, infatti, il diritto alla casa è la prima forma di tutela della dignità umana che lo Stato può e deve garantire. Quella che oggi pare proprio una lontana utopia sarà la sfida da vincere domani, guardando al passato per superare le incertezze di oggi verso un futuro doveroso e possibile, per rendere migliore non solo la città e la sua provincia, ma l’Italia intera, senza lasciare indietro nessuno».