Lunedì 17 giugno a Reggio Calabria si celebra la rivolta di Berlino Est del 1953

Lunedì 17 giugno, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, avente come tema “Nel settantunesimo della Rivolta operaia di Berlino Est del 17 giugno 1953”. Nel corso della giornata di studi, organizzata dal sodalizio reggino, sono state oggetto di analisi diverse cifre, relative agli eventi che si svolsero nella parte orientale della Germania.
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Reggio di Calabria, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

"Nel settantunesimo della Rivolta operaia di Berlino Est del 17 giugno 1953" è il titolo della conversazione organizzata dal Circolo Culturale "L'Agorà". Nel corso della giornata di studi, organizzata dal sodalizio reggino, sono state oggetto di analisi diverse cifre, relative agli eventi che si svolsero nella parte orientale della Germania. Il nuovo incontro, predisposto dal sodalizio culturale organizzatore, ha registrato la presenza, in qualità di relatore, di Gianni Aiello, Presidente del sodalizio organizzatore. Si tratta di una serie di indagini, scaturite da pazienti ed articolate ricerche, su testi e documenti archivistici, condotte dall’intervenuto. Ciò che accadde quel 17 giugno fu una sorpresa: nessuno l’aveva previsto, né a Est né a Ovest. 

Nel 1953 Stato e società della Repubblica democratica tedesca si trovavano in una crisi profonda, che non risparmiava nessuno. Già nell’estate precedente il tenore di vita della popolazione era a livelli molto bassi e la situazione peggiorò ulteriormente. Il 12 giugno in numerose città si registrarono assembramenti di fronte alle prigioni per chiedere il rilascio dei prigionieri politici: ed effettivamente, nel Brandeburgo e altrove, queste richieste vennero accolte! Dal 13 giugno la Sed, i sindacati la polizia e la Stasi dovettero fare i conti con richieste sempre più forti di dimissioni del governo e di libere elezioni. Il 16 giugno scoppiarono grandi scioperi a Berlino Est, in particolare nei grandi e prestigiosi cantieri sulla Stalinallee e all’ospedale di Friedrichshain. Emittenti radiofoniche occidentali, soprattutto Rias, raccontarono gli eventi.

Il 17 giugno la vita a Berlino Est si paralizzò ulteriormente: quasi tutti i cantieri e le grandi imprese erano in sciopero, centinaia di migliaia manifestavano nel centro della città. La scintilla si diffuse in tutto il Paese: in oltre settecento città e comuni manifestava, scioperava e protestava quasi un milione di persone. Emittenti radiofoniche occidentali, soprattutto Rias, raccontarono gli eventi. Il 17 giugno la vita a Berlino Est si paralizzò ulteriormente: quasi tutti i cantieri e le grandi imprese erano in sciopero, centinaia di migliaia manifestavano nel centro della città. La scintilla si diffuse in tutto il Paese: in oltre settecento città e comuni manifestava, scioperava e protestava quasi un milione di persone.

Alla fine, furono i militari sovietici a reprimere la rivolta. Obiettivi centrali erano libere elezioni, il ripristino dell’unità tedesca, nonché il miglioramento delle condizioni di vita. La rivolta non aveva alcuna possibilità di successo: metteva in discussione l’ordine del dopoguerra stabilito a Jalta e Potsdam.Le immagini di Berlino Est, nelle quali giovani attaccavano i carri armati con pietre e bottiglie, diventate presto famose in tutto il mondo, erano tutt’altro che normali in quel momento. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi da parte di Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”). La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì 17 giugno.

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Ufficio Stampa