Luigi Ferraris: gli obiettivi del Gruppo FS

Intervistato da “Teleborsa”, l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris parla degli obiettivi verso i quali la società ha destinato la maggior parte degli investimenti previsti nell’attuale piano industriale
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L’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris racconta quali sono i futuri obiettivi della società, sui quali si incentra l’attuale piano di investimenti.

Luigi Ferraris: gli obiettivi del Gruppo FS

Luigi Ferraris: puntiamo a nuove infrastrutture e alla digitalizzazione dei processi

Una buona parte degli investimenti previsti dall’ultimo piano industriale del Gruppo FS sarà utilizzata per la realizzazione di nuove infrastrutture. “Nei prossimi dieci anni di piano andremo a incrementare la capacità di trasporto su rotaie del 20% – spiega l’Amministratore Delegato Luigi Ferraris – Andremo a fare anche degli interventi di miglioramento e di adeguamento della capacità nel settore stradale”. Altri saranno destinati invece alla comunicazione e alla digitalizzazione dei processi. “In particolare, andremo a introdurre la connettività a bordo treno, grazie a un investimento di circa 2 miliardi di euro che consentirà di muoversi con wi-fi sia sui regionali che sull’alta velocità”, chiarisce. Ovviamente, il processo non sarà immediato ma impiegherà circa 8-10 anni per realizzarsi.

Luigi Ferraris sul tema delle rinnovabili: l’obiettivo è arrivare al 40% di autoproduzione

Tra gli obiettivi del Gruppo FS, c’è quello di arrivare ad autoprodurre il 40% del proprio fabbisogno energetico. Attualmente, il Gruppo è il primo consumatore di energia elettrica in Italia, con una quota del 2% e 6 TWh complessivi. Grazie a un importante investimento, la società adesso punta a prodursi da sola quasi la metà dell’energia di cui ha bisogno. “Abbiamo fatto un’analisi interna per vedere gli spazi disponibili che sono prossimi alla rete elettrica nazionale e su quello abbiamo lavorato per vedere fino a che punto ci possiamo spingere per diventare autoproduttori e autoconsumatori, e quindi ridurre il costo dell’energia”, ha raccontato l’AD. Raggiungere il 40% di autoproduzione, sottolinea infine Luigi Ferraris, “vuol dire sostanzialmente 2.000 megawatt di capacità installata, prevalentemente solare, che ci consentirà di soddisfare i nostri fabbisogni al termine dei prossimi 6-7 anni”.

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