Ospedale Maggiore di Bologna: inaugurato oggi l’Edificio D

Dopo 5 anni di lavori e un investimento di 94 milioni di euro realizzata una delle maggiori riqualificazioni ospedaliere in Italia senza interruzione del servizio ai cittadini
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, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) E’ stato inaugurata oggi la nuova ala dell’Ospedale Maggiore di Bologna - Edificio D - alla presenza di numerose autorità, tra cui Vasco Errani, Governatore della Regione Emilia Romagna, Giovanni Bissoni, assessore regionale alla Salute, Giuliano Barigazzi, assessore provinciale alla Sanità, Giuseppe Paruolo, vicesindaco di Bologna, Francesco Ripa di Meana, direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna alla quale l’Ospedale Maggiore fa capo.

I lavori per la costruzione della nuova torre sono durati 5 anni e mezzo con un investimento di 94 milioni di euro, oltre 57 dei quali da fondi regionali e statali.

Durante tutto il periodo della sua realizzazione non è mai stata interrotta o limitata l’attività dell’Ospedale Maggiore che ha continuato a erogare servizi sanitari al pieno delle sue potenzialità. La nuova torre dell’Ospedale Maggiore di Bologna, l’Edificio D, conta 16 piani distribuiti su 60 metri di altezza, sormontati da una moderna elisuperficie di oltre 700 metri quadrati per l’atterraggio e il decollo degli elicotteri del 118, sorretti da 7.000 tonnellate di acciaio, quante quelle utilizzate per la costruzione della Tour Eiffel.

Con una superficie di 44.000 metri quadrati complessivi, 227 posti letto, 18 sale operatorie in via di ultimazione, si configura come uno dei più importanti interventi di riqualificazione ospedaliera in Italia, in linea con una concezione dell’ospedale centrata sui diversi gradi di intensità di cura. “La struttura del nuovo edificio supporta in maniera più efficace il nostro modello organizzativo – dichiara Francesco Ripa di Meana, direttore generale dell’AUSL di Bologna - che ruota intorno ai bisogni dei pazienti, con reparti organizzati secondo criteri di complessità clinico-assistenziale, in maniera da garantire risposte mirate e personalizzate attraverso modelli flessibili di utilizzazione di personale e tecnologie. Oggi consegnamo alla città un ospedale più moderno e tecnologico, con l’emozione e l’orgoglio che derivano dalla consapevolezza che si tratta di un obiettivo colto grazie alla determinazione, al sacrificio e alla dedizione di una intera comunità per il bene comune.”

L’Ospedale Maggiore, tra eccellenza clinica e integrazione con il territorio, uno dei primi ospedali italiani nell’area dell’emergenza-urgenza
L’Ospedale Maggiore di Bologna, da sempre l’ospedale dei bolognesi, è sede di alcune aree di eccellenza come il Trauma Center, la Stroke Unit e la Cardiologia, che ne fanno uno dei maggiori ospedali italiani nelle aree dell’emergenza-urgenza per casistica trattata, qualità della assistenza e risultati. Una attività condotta in rete con l’Istituto Ortopedico Rizzoli, l’Ospedale S. Orsola Malpighi, l’Ospedale Bellaria e tutti i presidi ospedalieri dell’area metropolitana. Questa spiccata vocazione al trattamento della emergenza-urgenza non ha impedito al Maggiore di sviluppare, progressivamente, una forte integrazione con le strutture assistenziali del territorio realizzando percorsi di presa in carico del cittadino che vanno dall’intervento del 118 sino al ritorno a casa o all’affidamento alle strutture distrettuali. Un itinerario del quale sono parte strutturale le dimissioni protette, l’assistenza a domicilio, i percorsi riabilitativi, il rapporto stretto con i medici di medicina generale, tutti i servizi di teleassistenza, come è tradizione del modello del Servizio sanitario della Regione Emilia-Romagna. L’ospedale moderno e tecnologico di oggi è il risultato di mille cambiamenti che si sono succeduti negli anni mantenendo costante il legame forte con il territorio, con la sua comunità, con i suoi bisogni. Un radicamento che ha origini antiche: nel 2010 si celebreranno, infatti, i 750 anni della sua fondazione.

Il Maggiore, un ospedale in continua evoluzione: previsti più di 37 milioni di nuovi investimenti
Il piano di ammodernamento dell’ospedale Maggiore è stato avviato nel 1997 e si è sviluppato senza mai interrompere l’attività assistenziale. Sono previsti, per i prossimi anni, nuovi interventi per un valore complessivo di 37.700.000 euro, che si aggiungono ai 94 milioni già impegnati per la realizzazione dell’Edificio D. Attualmente è in costruzione la nuova Centrale Operativa del 118, il cui completamento è previsto per la fine del 2009. Questo intervento, per il quale sono stati investiti più di 3 milioni di Euro, oltre a dotare il 118 di una centrale operativa all’avanguardia, permetterà di liberare un’area che sarà destinata successivamente alla costruzione del nuovo edificio di ingresso. Realizzato in convenzione con il Comune di Bologna, la nuova entrata cambierà in maniera significativa fruibilità e funzionalità delle strutture di accoglienza e, più in generale, dell’intero ospedale. Accanto al nuovo ingresso sarà realizzato un parcheggio interrato a 3 livelli per più di 550 posti auto. Grazie ad un sistema di tapis roulant si accederà direttamente al primo piano dell’ospedale, nell’area degli ascensori. In questo modo si realizzerà una netta distinzione tra i percorsi dei visitatori e quelli degli operatori dell’ospedale. Completeranno l’intervento un minimarket, un centro convegni, esercizi commerciali, bar, ristorante e un albergo con 30 stanze per i parenti dei degenti, per un investimento complessivo di oltre 34 milioni di euro.

Il nuovo edificio D, 16 piani di comfort e tecnologia
L’edificio D dell’Ospedale Maggiore ospita stanze per il ricovero, singole o a due letti, ma progettate per rispettare gli standard per 3 letti, ognuna con un grande bagno dedicato, accessibile alle persone disabili. Le stanze sono dotate dei più moderni standard di comfort alberghiero e dei sistemi più evoluti di comunicazione: ogni letto è infatti dotato di un unico pannello di controllo per la gestione della chiamata, dell’illuminazione, della televisione e del telefono e ogni stanza è predisposta per il collegamento internet. L’infermiere può parlare in viva voce con qualsiasi ospite da qualsiasi punto del reparto.
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Ufficio Stampa