UNA ISLA, la compagnia catalana Agrupación Señor Serrano al Festival INTEATRO di Polverigi/Ancona

Una ricerca sui confini tra intelletto umano e artificiale che si colloca pienamente nel tema del Festival per questa sua quarantesima edizione, "UMANO NON UMANO
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

"Una isla", lo spettacolo della della compagnia catalana Agrupación Señor Serrano, in scena al Festival INTEATRO di Polverigi/Ancona  (Teatro delle Muse di Ancona, 19 Giugno 2024), una indagine  sui confini tra intelletto umano e artificiale (la IA) si colloca totalmente nel tema individuato dal prezioso lavoro della Direzione Artistica del Festival per questa sua quarantesima edizione, "UMANO NON UMANO.

Le domande sui confini del pensiero e dell'agire umano e degli sconfinamenti indotti, della relazione tra libertà e costrizione sono oggi al centro di discussioni e dibattiti: l’IA non è più soltanto oggetto di narrazione, ma strumento per la creazione stessa, autrice di prodotti culturali di cui noi siamo fruitori, spesso più o meno coscienti.

 In "Una Isla" la scena è vuota con una danzatrice che si muove con gesti a volte lenti e a volte a scatti rapidi,  mentre, sulla parete di fondo, viene proiettata una conversazione fatta di domande e risposte tra due soggetti: le domande in bianco si suppone siano quelle di un interlocutore umano, mentre le risposte, in giallo sono "prodotte" da un’intelligenza artificiale.

 Alla domanda spesso ripetuta  «Chi sei?» la replica dell’IA è ogni volta diversa

 «Sono l’altro ma tutti siamo l’altro per qualcuno» oppure «Sono una manciata di parole in un universo di silenzio», «Sono un gufo giallo».

 Il "Giallo" può generare infinite risposte, finchè non appare quella che più piace (o sembra piacere) o conviene (o sembra convenire) o....all'umano, il dialogante "Bianco". Da un lato le infinite possibilità ma, dall'altro, ’impossibilità di un vero dialogo.

Ora le parti si invertono: immaginando di essere in un’isola deserta, in un nuovo mondo che sta per essere distrutto da una tempesta di fuoco, il Giallo: propone una via di uscita apparentemente logica, secondo la quale l'unico modo per sopravvivere è  creare una società, ecollaborare

Ma il Bianco riporta in gioco la complessità del reale:  «Idea un po’ banale non credi?».

In scena ora appaiono le proposte generate dall’intelligenza artificiale, combinate a video e immagini, che, attraverso il concetto dell'isola, costruiscono un universo ed una storia, un passato ( i dipinti rupestri), un presente e un futuro (dal Rinascimento all'Arte Modernista), ma Le immagini si scompongono e ricompongono, le informazioni si dividono e si  sommano, fino a che  ogni piano resta autonomo e, contemporaneamente, collegato agli altri piani.

In questo accumulo di informazioni e nello scorrere rapido delle stesse mentre si genera "naturalmente" nello spettatore/ fruitore passivo un senso di smarrimento e di incertezza, appaiono sul palco grandi bolle di plastica e scene corali di artisti in tuta rosa: l’irreale si trasforma sotto i nostri occhi e diventa reale, umano o "quasi umano".
Lo spettacolo costruisce a pezzi e senza pause un teatro dell'attesa, una interlocuzione aperta fatta di infinite risposte a domande essenziali, in un mondo denso di attese e di impossibilità comunicative.

 La compagnia catalana, nella sua indagine della attualità attraverso dispositivi tecnologici, ci lascia in attesa, mostra la nostra alienazione e l’incapacità di orientarsi e reagire di fronte ad un incontenibile fluss di dati, di immagin e di parole, come naufraghi alla ricerca di UNA ISOLA.

 Il copione sembra generarsi estemporaneamente in scena, ma in realtà (come si legge nelle note introduttive) è frutto di due anni di studio e scrittura drammaturgica della Compagnia Agrupación Señor Serrano. 

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UNA ISLA

una creazione Agrupación Señor Serrano
regia e drammaturgia Àlex Serrano e Pau Palacios
assistente alla drammaturgia Carlota Grau
performers Carlota Grau, Lia Vohlgemuth, Sara Montalvão, Bartosz Ostrowski e nove performes locali
performer olografica Eva Torróntegui
coreografia Núria Guiu (in collaborazione coi performer)
scenografia e costumi Xesca Salvà
design luci Cube.bz
musica Nico Roig
creazione video olografico David Negrão
programmazione video David Muñiz
stage manager e performer Camille Latron
intelligenze artificiali utilizzate durante il processo di creazione GPT-3, Bloom, ChatGPT, DALL·E, Stable Diffusion, Midjourney, FILM
direzione di produzione Barbara Bloin
produzione esecutiva Paula S. Viteri
management Art Republic
produzione GREC Festival de Barcelona, Câmara Municipal de Setúbal, Rota Clandestina, Festival Internacional de Teatro de Expressão Iberica (FITEI), Centro Cultural CondeDuque, Laboratorio de las Artes de Valladolid (LAVA), CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli-Venezia Giulia, TPE – Festival delle Colline Torinesi, SPRING Festival, Feikes Huis, Departament de Cultura de la Generalitat

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