NATALINO BALASSO e MICHELE DI MAURO "La Grande Magia" di Eduardo De Filippo al MASINI di Faenza

Venerdì 29, sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre 2024 ore 21
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

Dopo il recente debutto nazionale a Napoli, arriva al Teatro Masini di Faenza, da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre alle ore 21, LA GRANDE MAGIA di Eduardo De Filippo, uno spettacolo diretto da Gabriele Russo e interpretato, nei ruoli principali, da Natalino Balasso e Michele Di Mauro, accompagnati da un numeroso cast formato da Veronica D’Elia, Gennaro Di Biase, Christian di Domenico, Maria Laila Fernandez, Alessio Piazza, Manuel Severino, Sabrina Scuccimarra, Alice Spisa, Anna Rita Vitolo.

 

Gli interpreti dello spettacolo saranno anche protagonisti del consueto Incontro con gli Artisti che si terrà sabato 30 novembre alle ore 18 (l’ingresso all’Incontro è gratuito).

 

  Calogero Di Spelta, marito tradito, con la sua mania per il controllo e la sua incapacità di amare e fidarsi, diventa uno specchio delle sfide e delle difficoltà dell'uomo contemporaneo nell’ambito delle relazioni. Un uomo mosso da un sentimento ossessivo, smarrito in un mondo che sembra altrettanto confuso, con la costante esigenza di aggrapparsi a certezze granitiche, a costo di rinchiuderle simbolicamente in una scatola. Un luogo chiuso interpretato da Di Spelta come luogo sicuro, una seconda prigione come soluzione per la sua relazione, per sconfiggere le proprie paure, le proprie incertezze e le ossessioni che permeano la nostra società moderna. 

Dall’altro lato, Otto Marvuglia, mago e manipolatore, personaggio meno “dolce” in scrittura di quanto non lo sia in scena quando ammorbidito dall’interpretazione dallo stesso Eduardo. Il Marvuglia/illusione, il Marvuglia/realtà, il Marvuglia/impostore sono le facce sempre diverse ed interscambiabili che modificano il contesto e la percezione della realtà di Girolamo Di Spelta, ne consegue un continuo cortocircuito che confonde il piano dell’illusione con quello della realtà, destabilizzando i personaggi stessi e gli spettatori. Smarriti i personaggi, smarriti gli spettatori, smarriti gli uomini e le donne di oggi, smarriti nelle relazioni, smarriti nel continuo fondersi del vero e del falso. Cosa è vero? Cosa è falso?

 

Note di regia

Perché Eduardo. A ventidue anni ho sperimentato la potenza della scrittura di Eduardo De Filippo nella fortunatissima edizione di Napoli Milionaria diretta da Francesco Rosi in cui ero Amedeo, il figlio di Gennaro Iovine interpretato da Luca De Filippo. Quelle oltre trecento repliche mi hanno fatto toccare con mano la profondità e la sapienza di questa drammaturgia, il senso, i sentimenti, la verità e la teatralità insieme che ci sono dietro ogni singolo frammento di testo, la ricchezza che si rivela in ogni battuta. Ho potuto toccare con mano la grandezza di un autore che definirei un alchimista della drammaturgia scenica e un mago, appunto, capace di regalare agli attori parole, contesti ed azioni in cui crescere, imparare, sviluppare intelligenza teatrale, replica dopo replica. È per questo ed altro che vent'anni dopo ho sentito che avrei dovuto e voluto mettere in scena un suo testo. Ma quale?  

 

La grande magia. Se posso dire di essere arrivato razionalmente all’idea ed al desiderio di lavorare ad un’opera di Eduardo non posso dire altrettanto riguardo la scelta del testo da mettere in scena che viceversa è stata dettata dall’istinto, ritenendo che da esso possano venire fuori traiettorie artistiche significative e profonde. Quando ho chiesto a Tommaso De Filippo i diritti de La grande magia, nel mezzo dei bei confronti e scambi che hanno nutrito questo percorso, mi ha chiesto “provocatoriamente” se di fronte ad una eventuale indisponibilità di quel testo ne avessi voluto indicare un altro e a costo di rischiare di perdere l’occasione di lavorare ad un testo di Eduardo, seguendo l’istinto che mi aveva guidato in quella richiesta ho risposto che no, non avevo altre opzioni. Non in quel momento, non in questo momento. Fra tutti i testi di Eduardo che posso dire di conoscere a fondo ritengo e sento che La Grande Magia sia quello più necessario oggi per i temi che affronta, per le relazioni che propone, perché è una commedia squilibrata, meno lineare e matematica delle altre, sospesa e caotica come il tempo in cui viviamo, infine, perché come regista sento di poter dare un contributo specifico e personale. La Grande Magia è un testo complesso, ha l’ampiezza e lo sguardo del gran teatro ed allo stesso tempo offre sfumature nere della nostra umanità, tratti psicologici addirittura espansi nella nostra società contemporanea rispetto al 1948, anno in cui La Grande Magia andò in scena per la prima volta suscitando reazioni controverse e per lo più negative, poiché il testo non fu capito ed apprezzato. Come sappiamo, per Eduardo quella fu una profonda delusione, fu accusato di imitare Pirandello o più semplicemente, ci fu quella resistenza che sempre riscontra un grande artista quando prova ad esplorare nuovi orizzonti. Il fatto che Eduardo stesso abbia vissuto l'amarezza dell'incomprensione del pubblico rivela quanto questo testo sia intriso di profondità e potenzialità per raccontare oggi le nostre emozioni, le nostre incertezze e le nostre ossessioni. Questa commedia nera, a tratti drammatica, così ambigua e scivolosa, non ristretta al discorso sulla famiglia, priva di retorica, sospesa fra realtà e finzione, fra fede e disillusione, teatro e vita, vero e falso. 

TEATRO MASINI, FAENZA / ER T

NATALINO BALASSO     MICHELE DI MAURO

La Grande Magia

di Eduardo De Filippo

e con Veronica D’Elia, Gennaro Di Biase, Christian di Domenico, Maria Laila Fernandez,

Alessio Piazza, Manuel Severino, Sabrina Scuccimarra, Alice Spisa, Anna Rita Vitolo

scene Roberto Crea – luci Pasquale Mari

costumi Giuseppe Avallone – musiche e progetto sonoro Antonio Della Ragione

regia Gabriele Russo

 

Biglietti: da 16 a 29 euro.

Prevendite: da giovedì 28 a sabato 30 novembre dalle ore 10 alle ore 13 presso la biglietteria del Teatro Masini. Prenotazioni telefoniche (0546 21306): nei giorni di prevendita dalle ore 11 alle ore 13. Diritto di prevendita e di prenotazione telefonica: 1 euro. 

Biglietti online: Vivaticket. 

Ai biglietti acquistati online sarà applicata una maggiorazione da parte del fornitore del servizio.

Info: 0546 21306 e www.accademiaperduta.it



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