Al BONCI di Cesena TUTTO QUELLO CHE VOLEVO. Storia di una sentenza, di e con Cinzia Spanò

Sabato 25 novembre 2023, ore 18.00. A seguire incontro con la giudice Paola Di Nicola e Cinzia Spanò, moderato dalla Prof.ssa Cinzia Albanesi dell’Università di Bologna
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - società)

 

Nella città di Cesena ERT / Teatro Nazionale partecipa alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne aderendo, insieme al Forum sui generis e al Comune, a "16 Days Campaign", promossa dalle Nazioni Unite per il periodo dal 25 novembre al 10 dicembre (Giornata mondiale dei diritti umani). 

Nell’ambito di 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, sabato 25 novembre (ore 18.00) Cinzia Spanò, attrice, autrice e attivista co-founder dell’associazione Amleta (per il contrasto alla violenza e al gender gap nel mondo dello spettacolo, Premio Amnesty International 2021), presenta al Teatro Bonci TUTTO QUELLO CHE VOLEVO. Storia di una sentenza. 

 

Il monologo, Premio Milano Donna 2020, è dedicato alla giudice Paola Di Nicola, consigliera della Corte di Cassazione e già consulente giuridica della Commissione sul femminicidio del Senato, e alla sua rivoluzionaria sentenza che ha fatto il giro del mondo: nel caso di prostituzione minorile ai Parioli di Roma nel 2014 stabilisce che il risarcimento ai danni di una delle ragazze coinvolte non deve essere in denaro ma in libri sulla storia dell’emancipazione femminile.

Al termine la giudice, ospite speciale della serata, e l’attrice si confrontano in un dialogo aperto con il pubblico moderato dalla Prof.ssa Cinzia Albanesi, coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia scolastica e di comunità dell’Università di Bologna.

 

Fece molto scalpore, qualche anno fa, la storia di due studentesse di 14 e 15 anni in uno dei licei migliori della capitale che si prostituivano dopo la scuola in un appartamento. L’inchiesta della Procura di Roma esplode nell’estate del 2014: il caso ha una fortissima eco mediatica anche per via dei clienti che frequentavano le due giovani, tutti appartenenti alla cosiddetta “Roma-bene”: professionisti affermati e benestanti, di livello culturale medio-alto, insospettabili padri di famiglia. 

Attraverso una narrazione fatta prevalentemente di stereotipi, i mezzi di comunicazione inquinano fortemente la lettura collettiva della vicenda, facendo cadere lo stigma soprattutto sulle ragazze, che proprio per il fatto di non essere percepite come vittime lo diventano una seconda volta. Non diversamente, la serie di Netflix Italia Baby del 2018 riporta alla luce la storia ricalcando questa narrazione sulle “Lolite prostitute”, che invece di condannare, giustifica la violenza e omette di denunciare le implicazioni della mercificazione del corpo femminile. 

 

La coraggiosa sentenza di Paola Di Nicola nasce da un punto di vista radicalmente opposto: stabilisce che il risarcimento alla ragazza più giovane da parte di un frequentatore di 35 anni non sarà in denaro, ma in libri sulla storia dell’emancipazione femminile. Secondo la giudice infatti è vitale non rafforzare nella vittima l’idea che tutto sia monetizzabile, anche la dignità. Come potrebbe il denaro proveniente dall’imputato, il mezzo cioè con cui lui l’ha resa una merce, rappresentare il risarcimento del danno? «È nei libri delle donne e sulle donne che l’hanno preceduta e che hanno dovuto faticosamente guadagnare la loro libertà di scelta e la loro autonomia intellettuale – scrive – che la giovanissima potrà trovare, se lo vorrà, strumenti di conoscenza, modelli e una tra le tante opportunità per comprendere la sua storia (...) aprendo così la propria vita ad un’esperienza di libertà consapevole che solo la conoscenza le può permettere».

 

Denunce pubbliche e campagne di sensibilizzazione ad oggi non hanno arrestato il fenomeno della violenza sulle donne. Con un rigoroso lavoro di ricerca sugli atti dell’indagine e un’interpretazione vibrante e appassionata, l’artista e attivista Cinzia Spanò ripercorre questa specifica vicenda mettendo in luce soprattutto la portata della scelta della giudice e rompe il silenzio sulla forte strumentalizzazione mediatica del caso di cronaca.

La serata è dedicata a Francesca Morvillo, magistrato e moglie di Giovanni Falcone, deceduta nella strage di Capaci e Emanuela Loi, membro della scorta Borsellino morta nella strage del 19 luglio 1992.

A partire dalle 16.30 il Foyer del Teatro sarà aperto con punti informativi di varie associazioni cesenati che si occupano di diritti delle donne e gender equality. I libri indicati nella sentenza come risarcimento si potranno acquistare al punto vendita gestito dalla Libreria Ubik.



Paola di Nicola Travaglini è magistrata dal 1994. Dal 2010 è consigliera della Corte di Cassazione e già consulente giuridica della Commissione sul femminicidio del Senato. Per HarperCollins Italia ha pubblicato La mia parola contro la sua. Quando il pregiudizio è più importante del giudizio (2021) e La Giudice. Una donna in magistratura (2023).

 

Cinzia Spanò vive a Milano, è attrice, autrice teatrale e attivista. È cofondatrice e presidente di Amleta, associazione per il contrasto alle disparità e alla violenza nel mondo dello spettacolo, premio Amnesty International arte e diritti umani 2021. Nel 2020 il Corriere della Sera l’ha inserita fra le 100 donne dell’anno da ricordare. 


Sabato 25 novembre 2023, ore 18.00:

TUTTO QUELLO CHE VOLEVO. Storia di una sentenza

di e con Cinzia Spanò                                                                

regia Roberto Recchia

allestimento tecnico Giuliano Almerighi

video Orlando Salmeri 

musiche Mariusphere

evento realizzato in collaborazione con Forum sui generis, Comune di Cesena

in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e nell’ambito dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere

prodotto dal Teatro dell’Elfo

 

Informazioni:

Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena tel. 0547 355959 | [email protected]

Biglietteria aperta (nei giorni feriali): ore 11.00–14.00 e 17.00–19.00; nei giorni di rappresentazione serale fino a inizio spettacolo; le domeniche di rappresentazione pomeridiana, dalle 15.00 fino a inizio spettacolo. Fino al 31 dicembre biglietteria telefonica dalle 16 alle 17.

Biglietti: posto unico 5 euro. 



Altri appuntamenti nei teatri ERT in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne:

 

dal 21 al 26 novembre, ore 19.00 – Teatro delle Moline, Bologna

(martedì, giovedì, venerdì, sabato ore 21.00; mercoledì ore 19.00; domenica ore 18.30)

Con la carabina

di Pauline Peyrade

con Danilo Giuva ed Ermelinda Nasuto

regia e spazio Licia Lanera

 

25 novembre, ore 19.00 – Teatro Storchi, Modena

Sii dolce con me, sii gentile

Rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri

contro la violenza sulle donne

produzione Teatro Valdoca

in collaborazione con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

Ufficio Stampa