Coisp Treviso, Aeroporto Canova: preavviso ispezione sul posto di lavoro.

SPOGLIATOI PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA DI FRONTIERA DELL'AEROPORTO CANOVA DI TREVISO. PER COLPA DELLE PRESE DI POSIZIONE DI QUALCUNO INIZIANO I PRIMI INCIDENTI SUL LAVORO, ED I POLIZIOTTI FINISCONO IN OSPEDALE
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, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Alla fine è accaduto. A Treviso la Polizia di Stato permette che il suo personale venga umiliato accettando temporaneamente l'utilizzo di container come spogliatoi nonostante le irregolarità alle norme previste dal D.Lgs. 81/2008, ed il Prefetto convoca il Comitato per l'Ordine e Sicurezza Pubblica per discuterne, lasciando però fuori i rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori, ossia i Sindacati di Polizia.

Intanto c'è stato il primo ferito sul posto di lavoro, ossia nel cantiere della vecchia struttura che ospitava gli spogliatoi e dove il personale ha ancora le divise non avendo avuto modo di recuperarle in tempo.

Il COISP non ci sta e lunedì effettuerà un'ispezione sul posto di lavoro riportando l'esito direttamente all'Autorità Giudiziaria; verrà anche valutata la possibilità di costituirsi parte civile contro i responsabili di questa umiliazione, e nel contempo verranno adottate tutte le possibili e più eclatanti forme di protesta.

Con decisione quanto mai discutibile, e al nostro parere presa arrogandosi qualche diritto di troppo, la società AERTRE, gestrice dell'aeroporto di Treviso, di fatto ha cacciato i poliziotti dai già vecchi e fatiscenti spogliatoi, assegnando loro per quell'esigenza dei container privi dei servizi igienici e posti in una forma priva di sorveglianza il che facilita la possibilità di furti del materiale e delle dotazione personali (divise etc. etc.), senza mettere in secondo piano il fatto che in alcuni di questi (ed è stato accertato quando erano utilizzati come uffici) piove all'interno.

Tutto ciò AERTRE lo ha fatto disinteressandosi del dovuto rispetto agli operatori della Polizia di Stato, che lavorano per l'interesse comune, e disinteressandosi delle norme sulla salute nei luoghi di lavoro.
Non sappiamo quale delle due cose sia più riprovevole!

Dopo la recinzione come cantiere dell'area ospitante i precedenti locali-spogliatoi dei poliziotti (nonostante il materiale in dotazione delle Forze dell'ordine fosse ancora all'interno degli stessi a causa di un preavviso non sufficiente per lo sgombero dei locali), il 18 novembre scorso l'energia elettrica è stata tolta dai locali assegnati con la giustificazione di una rottura di un cavo elettrico durante dei lavori, e dalla mattina veniva ripristinata solo alle 17.35, casualmente al termine della forma di protesta organizzata dai Poliziotti su richiesta del COISP.

Per valutare meglio l'idoneità di questi container, è stato chiesto il parere del Medico della Polizia che incredibilmente li ha ritenuti "temporaneamente" idonei sotto l'aspetto igienico-sanitario.

Questo autorevole e qualificato parere, che aspettavamo con ansia, invece di porre fine ad un disagevole problema, ci ha lasciato totalmente confusi e perplessi.

Di certo quell'avverbio "temporaneamente", della cui liceità non siamo troppo convinti ma vogliamo fidarci, non permette di capire se quei locali siano conformi a tutti i criteri previsti dalla normativa e quindi idonei oppure non lo siano perché deficitarii (e lo sono!!) dei requisiti previsti dalla normativa vigente in ordine alla salute e sicurezza dei luoghi di lavoro.

Noi, a differenza di qualcuno, ricordiamo che la vigente normativa sulla salute nei luoghi di lavoro impone a chi è preposto alla gestione logistica di una struttura, di garantire ai lavoratori idonei spogliatoi con determinati carismi (divisone dei locali e dei bagni tra sessi, docce, gabinetti e lavabi etc. ) con una capacità sufficiente e possibilmente vicini ai locali di lavoro.

Ebbene, un Comitato per l'Ordine e la Sicurezza è stato indetto per il 25 c.m. a riguardo della questione di tali container-spogliatoi e della nostra vertenza volta ad ottenere rispetto per i Poliziotti!!

Mai è successa una cosa simile sul territorio nazionale, ma cosa strana è quella che si parla di spogliatoi e non si convocano quelli che in primis devono provvedere alla sicurezza dei lavoratori (nel nostro caso si parla delle sigle sindacali).

Come già ribadito, conosciamo benissimo la considerazione del Prefetto verso sui poliziotti, visto il continuo disinteresse sulle problematiche che hanno dovuto affrontare (ritardi dei pagamenti anche di mesi, non ammissione della carenza di organico, impiego di poliziotti come autisti di personale civile per accompagnarli al lavoro mentre a Treviso si chiude l'ufficio denunce per recuperare personale), e quindi siamo in attesa di conoscere qualche altro diritto ci verrà negato!

Inutile dire, comunque, che auspichiamo che il nostro buon Prefetto venga quanto prima assegnato ad incarico di ancor maggiore prestigio (in altra sede), e che venga avvicendato con altro proveniente dai ruoli della Polizia di Stato e non dell'Amministrazione Civile dell'Interno, quantomeno per essere sicuri di un più concreto interessamento nei confronti dei poliziotti.

Dal canto nostro non ci fermeremo in attesa che altri adempiano ai loro doveri in difesa dei diritti e della dignità dei poliziotti, e cercheremo a tutti i costi di ottenere quel rispetto che è dovuto nei confronti di chi ogni giorno rischia la propria vita per salvaguardare quella degli altri, e che oltre ai doveri ha anche diritto al rispetto nei suoi confronti delle leggi dello Stato, quale quella sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lunedì mattina il COISP effettuerà un'ispezione sul posto di lavoro presso gli uffici della Polizia di Frontiera dell'aeroporto di Treviso, e successivamente invieremo un dossier dettagliato alla Procura della Repubblica.

Inoltre se non si troveranno soluzioni entro questa settimana, da lunedì 1 dicembre, con un documento chiederemo ai colleghi di essere più ligi ai propri doveri e di applicare alla lettera ogni normativa prevista all'interno dell'Aeroporto sia da parte dell'AERTRE che da tutti gli uffici previsti, di impegnarsi ancora di più nell'orario di lavoro e di rifiutarsi di fare straordinario non emergente o cambi turni se in violazione degli Accordi nazionali, poiché l'AERTRE e chi gli è vicino non meritano nostri ulteriori sacrifici

Se fino ad oggi con i pochi uomini si lavorava rischiando anche del proprio, la prima cosa che si effettuerà sarà l'autotutela, che è predominante su tutta l'attività.

Inoltre non volendo più assumersi responsabilità che non competono, si applicheranno tutti i criteri previsti dal Ministero dell'Interno per i controlli documentali e i passeggeri in transito.

Le vigenti normative previste per il contrasto del terrorismo e della clandestinità devono essere rispettate e vista la nostra assenza (rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori) speriamo che durante la riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, oltre che degli spogliatoi e della vergognosa condizione in cui siamo stati costretti, si parli anche di carenze di organico visto che l'Ufficio di Polizia di frontiera è in tali condizioni oramai da anni.
Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
Franco Maccari
Sindacato Polizia COISP
Treviso Italia
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