"SCUOLA CÒNIA 2024" a cura di Societas: le CONFERENZE PUBBLICHE a CESENA

Al CHIOSTRO DI SAN DOMENICO. quattro appuntamenti tra il 10 e il 17 LUGLIO, con JOE KELLEHER, ANDREA CAVALLETTI, NICHOLAS RIDOUT e GAETANO LETTIERI.
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)



 Il Corso triennale di Tecnica della Rappresentazione, che si terrà dall’8 al 20 Luglio, apre alla città alcune interessanti Conferenze gratuite al Chiostro di San Domenico di Cesena il 10, il 13, il 16 e il 17 Luglio.
Diretta da Claudia Castellucci e da Joe Kelleher, Cònia è realizzata da Societas con il sostegno del Comune di Cesena, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura e con il contributo di Romagna Iniziative.

Mercoledì 10 Luglio alle 16.00 Joe Kelleher (Professore emerito di teatro e performance alla Roehampton University di Londra) presenterà la sua ricerca sulla scrittura critica intorno alla scena europea dei primi anni Duemila. La lezione, dal titolo Il soggetto ridicolo: vocazioni del teatro, analizza il rapporto tra l’arte effimera per eccellenza e la testimonianza “devota o passante” dello spettatore.
Sabato 13 Luglio alle 10.30 la Conferenza di Andrea Cavalletti (Docente di Storia della filosofia Medievale all’Università di Verona) verterà sull’espressione Vox populi, in cui si cela una nozione di popolo, tanto incerta e ambigua quanto più potente e pericolosa, a partire dagli studi dello storico George Boas: Vox populi: una mitologia politica.
Martedì 16 Luglio alle 16.00 sarà la volta di Nicholas Ridout (Professore di Teatro alla Queen Mary University di Londra), portatore di una domanda che riguarda l’abisso tra la vita e la morte, e che vede nel teatro moderno una possibilità di comunicazione tra esse: Il teatro nella modernità, ovvero i morti sono sempre con noi.


Mercoledì 17 Luglio alle 16.00 Gaetano Lettieri (Docente di Storia del Cristianesimo e delle Chiese all’Università La Sapienza di Roma) dedicherà la sua lezione alla figura di Cristo quale Uomo/Luce restituendo due modalità opposte di pensare l’immagine e l’uomo, una imitativa e possessiva, l’altra estatica e donativa: L’origine del mondo e teofania dell’uomo di luce: una visione barbelo-gnostica tratta dall’Apocrifo di Giovanni.

Ufficio Stampa