“Tradizione e innovazione, tra realtà e futuro: Villa Parens Wine”

Ogni vino ci racconta una storia,Prima di tutto è la storia delle sue origini, dei luoghi in cui è nato, delle terre che lo hanno generato e degli uomini che lo hanno prodotto. Sono storie ricche di umanità e di tradizioni, ed è bello lasciarsi sedurre dai racconti belli e seducenti, lasciarsi che accompagnano in un viaggio immaginario attraverso le terre del vino.
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Treviso, (informazione.it - comunicati stampa - cibi e bevande)

Ogni vino ci racconta una storia,Prima di tutto è la storia delle sue origini, dei luoghi in cui è nato, delle terre che lo hanno generato e degli uomini che lo hanno prodotto. Sono storie ricche di umanità e di tradizioni, ed è bello lasciarsi sedurre dai racconti belli e seducenti, lasciarsi che accompagnano in un viaggio immaginario attraverso le terre del vino.

Ce lo ha insegnato Giovanni Puiatti di Villa Parens, quando abbiamo chiacchierato con lui di vino.

 Quanto conta raccontare il vino che si vuole vendere?
È fondamentale, perchè la qualità ormai è data come un prerequisito. Sapere aggiungere alle qualità organolettiche del prodotto un racconto, una storia,  che lo renda veramente unico, è quello che può determinarne il successo nel mercato. Soprattutto se nel messaggio si riesce a trasmettere un’emozione, oltre a chi siamo, che cosa facciamo e perché.

 Che cosa va raccontato? il territorio, le persone o le caratteristiche del vino?

La componente umana è un elemento importante. Giovanni Puiatti è uomo che conosce il mercato internazionale, inoltre ci descrive che oggi essere imprenditore è passione, che deve alimentare un talento, in grado leggere il mercato. Per raccontare la sua, una storia lunga e vissuta, inizia con un padre innovatore ed esteta, che per primo cambia il rapporto con mondo vino, traslandolo da bevanda/alimento a momento emozionale/estetico, e quindi artistico. Perché, ci spiega, anche il vino prima di essere bevanda, è un’idea, nasce dall’uomo. Le storie aiutano a memorizzare quel che il produttore racconta, il perché lo fa, dove lo fa ed in generale tutti quegli elementi della sfera affettiva. La componente umana è l’elemento in più, per determinare il fascino ed il successo del mio vino.

 Cosa conta nel racconto del vino?

Primo: Essere efficaci, riuscire, amo ad adottare il punto di vista del pubblico a cui ci rivolgiamo,se riusciamo ad intuire il cosa, i suoi interessi, trasmettere purezza e naturalezza. Le frasi fatte non trasmettono un messaggio emozionale.

Secondo: La strategia, perché è imprescindibile avere ben presente dove si sta andando, capire la comunicazione che ci circonda, sia dei competitor, che del territorio a cui si appartiene. Originalità, è la chiave per distinguersi e direi perseveranza.

Terzo: Evitare di concentrarci su dati statistici, aspetti tecnici, analisi chimiche. Il nostro cervello non è fatto per immagazzinare numeri, è più interessante dire come e per quale motivo è nato un vino o un progetto, ad esempio Villa Parens che rappresenta il sunto e la continuità della storia di famiglia, l’estensione di un sogno e la dichiarazione di un amore.

 L'uomo è il protagonista del vino, l’interprete del suo farsi e con il ritmo del lavoro che rimane artigianale, condizionato dalla natura, dal tempo atmosferico, dagli usi, dalle tradizioni e dai gusti. Tutto questo ci conforta per il fatto che il vino non è mai casuale ne banale. Il vino è sempre portatore di valori sani, genuini, della terra e del gusto, della cultura alimentare. In una parola, quando l’amore per l’arte diventa vino è EMOZIONE.

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