AST Terni, Italia dei Diritti solidarizza con i lavoratori e chiede al più presto un piano di rilancio per l'azienda

Con una nota stampa il movimento politico nazionale presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro, attraverso la sua sede umbra si schiera a fianco dei lavoratori dell'acciaieria di Terni chiedendo ai vertici aziendali soluzioni certe per un futuro ancora nebuloso.
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Terni 11 ottobre 2024: Italia dei Diritti regione Umbria solidarizza con i lavoratori dell' AST di Terni che ancora una volta non vedono proposte concrete per il rilancio dell'azienda. L'AST di Terni conta circa 2.300 operai escludendo l'indotto che ne conta altri 1500 circa e una sua possibile chiusura manderebbe ini crisi circa 4000 famiglie.

Le risorse per la decarbonizzazione saranno sufficienti per un altro anno e mezzo circa dopodiché ancora non è ben chiaro cosa succederà. Gli incontri, come l'ultimo di qualche giorno fà che ha visto protagonisti il Ministro Urso e i vertici della Arvedi che controlla le acciaierie di Terni, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali e del Sindaco della città umbra Bandecchi hanno rilevato le difficoltà dovute al caro energia ma sul tavolo ancora non si è visto un progetto per il rilancio dell'AST, e se da una parte si registra soddisfazione per quest'ultimo incontro, e ci riferiamo al Ministro e ai vertici aziendali, dall'altra le organizzazioni sindacali ancora una volta sono rimaste deluse come logico che sia. Intanto i lavoratori si vedono costretti a lavorare senza sapere quale sarà il proprio futuro lavorativo e con la paura che un ridimensionamento dello stabilimento ternano possa portare a tagli dei posti di lavoro. Lavorare con questa spada di Damocle che pende sulla testa degli operai non è facile e, oltre che influire negativamente sulle prestazioni lavorative, può essere nocivo per la salute degli operai stessi.

Occorre al più presto un piano di rilancio con nuovi investimenti e trovare soluzioni alternative per far si che i costi energetici vengano ridotti senza ricorrere alla chiusura dei forni, come successo a settembre, perché questo significa comunque un calo della produzione favorendo così le aziende di paesi esteri del settore.

L'AST di Terni opera da 140 anni è di grande importanza per l'economia italiana e mantiene economicamente la città di Terni visto che molte famiglie sono sostenute da chi vi lavora, è quindi importante dare all'AST ancora un futuro certo lasciando da parte le chiacchere passando ai fatti.


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