Yogalibero.it: Trottola e Morra si, Yoga (e Minibasket) no!

Il mondo dello Yoga si è mobilitato con una petizione rivolta al Presidente del CONI e al Ministro dello Sport affinché venga ritirata o modificata la delibera che esclude lo Yoga (e non solo) dall’elenco delle discipline riconosciute, oppure che venga formalizzato un ambito normativo specifico per questo settore.
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - sport) A pochi giorni dalla celebrazione della III Giornata Mondiale dello Yoga indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, dopo la storica visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al CONI e alla luce della sua esortazione affinché lo sport sia “diritto di tutti”, appaiono sempre più incomprensibili le ragioni che hanno portato a questa clamorosa esclusione, considerate le gravi conseguenze che ne deriveranno.

Accolto con tutti gli onori dal Presidente del CONI Giovanni Malagò e dal Ministro dello Sport Luca Lotti, il 13 giugno scorso il Presidente della Repubblica ha affermato che lo sport è “educazione, rispetto, cultura, economia” e che si fonda “sui principi di lealtà e di correttezza”... tutte caratteristiche inderogabili anche della secolare tradizione dello Yoga!

A maggior ragione, “torniamo a chiedere un ripensamento rispetto al contenuto della delibera n. 1566 del 20/12/2016 e delle successive modifiche (del. 1568) - è scritto in una nota di yogalibero.it, portale che riunisce associazioni, insegnanti e praticanti promotori della petizione rivolta al Presidente del Coni e al Ministro dello Sport - oppure una normativa specifica di settore che possa consentire a tante Associazioni e Scuole di poter continuare a usufruire di quelle tutele fiscali e assicurative che fino a oggi hanno reso possibile l’accesso alla pratica per tutti i potenziali interessati, un’utenza stimata oggi in Italia in circa 2 milioni di persone”.

In questi giorni, le adesioni da parte di insegnanti e semplici praticanti di Yoga alla petizione rivolta al presidente del CONI, Giovanni Malagò, e al Ministro dello Sport, Luca Lotti, a tutela dell’associazionismo sportivo, continuano a crescere e sono nell’ordine delle migliaia.

Lo Yoga non è l’unica disciplina toccata da questa decisione, essendo ben altre le esclusioni eccellenti: associazioni, istruttori e praticanti di Minibasket, Pilates, Gatka (o spada indiana), Crossfit, Krav Maga, MMA, Parkour, Arti Circensi e Arti Acrobatiche sono con noi in questa battaglia per il diritto alla pratica sportiva senza alcuna preclusione o distinzione.

“Qualora - è scritto in conclusione nella nota - la scelta del CONI fosse motivata dal fatto che lo Yoga non può più essere considerato uno ‘sport’ in senso pieno, si è curiosi di comprendere le ragioni dell’esclusione del Minibasket e delle altre discipline, avendo altresì scelto di includere nell’elenco la Trottola, il Bridge, la Morra o il Lancio del Formaggio!”.
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Ufficio Stampa