Caso Ercolano, Meritocrazia Italia: sono questi i risultati dello scarso investimento in equità sociale
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Lascia sconvolti la tragica esplosione a Ercolano in un laboratorio illegale di fuochi d'artificio. Tre giovani vite sono state strappate.
Purtroppo non stupisce. È soltanto l’ennesimo episodio di precarietà e abuso, il prodotto di un sistema che non ha a cuore il valore delle persone. Il bisogno di sopravvivere, in una società che non offre altre opportunità, induce a fare scelte pericolose e senza alternative. I giovani coinvolti, senza formazione e senza garanzie, diventano pedine di un gioco che non li valorizza e li fa strumenti di un sistema di illeciti profitti.
La morte dei tre ragazzi non è solo un incidente sul lavoro, è il risultato tangibile della mancata tutela, della disparità di opportunità e dell’assenza di una rete di sicurezza per chi è costretto a vivere ai margini.
Si aggiunge la facilità con la quale questo tipo di attività si svolge e va impunita. Nel caso, pare che la fabbrica fosse incredibilmente intestata come attività a una ragazzina di anni 13.
Tutto si verifica nell’indifferenza di una società che ha accettato la precarietà e il rischio come norma, chiudendo gli occhi davanti alla realtà di una società che non riconosce il diritto al lavoro, oltre che la dignità umana. Un silenzio complice permea l’intera società. La circostanza che una fabbrica di fuochi illegali potesse operare indisturbata in una palazzina e nel cuore della città è un segno tangibile ed inequivocabile di come l’indifferenza e l’ignoranza possano in alcune realtà diventare la regola.
Oggi non basta più invocare giustizia solo nelle aule dei tribunali. È necessario un cambiamento profondo. Occorre affermare con i fatti, in modo chiaro e inequivocabile che i diritti fondamentali del cittadino, compreso il diritto al lavoro e alla vita, vanno tutelati in ogni contesto sociale. Serve un impegno fattivo e responsabile nel contrasto al lavoro nero, nel rafforzamento della sicurezza nei posti di lavoro, nella lotta all’abusivismo, perché ogni attività lavorativa si svolga in luoghi appropriati e sicuri.
Meritocrazia Italia ritiene indispensabile e urgente creare e diffondere una Cultura che metta al centro il valore della vita, del lavoro, della sicurezza, e del merito, in ogni settore e in ogni area del Paese. È tempo di investire nella formazione, nell’educazione alla legalità.
Si esca dall’omertà e si rompano gli schemi dell’antistato. Nessuna vita venga più sacrificata in nome della sopravvivenza.
Stop war.
Roma, lì 21 Novembre 2024
Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello
Ufficio Stampa
Nicola Barbatelli
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