Bangladesh in tumulto: coprifuoco nazionale e dispiegamento dell'esercito

Il governo del Bangladesh, guidato dal primo ministro Sheikh Hasina, ha imposto un coprifuoco nazionale e ordinato il dispiegamento dell'esercito in risposta a giorni di violente proteste riguardanti l'assegnazione dei posti di lavoro statali. Questi scontri hanno causato la morte di almeno 50 persone negli ultimi giorni.

A Milano, in Piazza Duomo, i cittadini bengalesi, per lo più giovani, hanno organizzato una manifestazione contro le violenze subite dagli studenti in Bangladesh. I manifestanti hanno esposto cartelli contro la "dittatura" e intonato cori contro il primo ministro Sheikh Hasina.

Le proteste studentesche in Bangladesh hanno causato un bilancio di 105 vittime. L'ufficio della premier Sheikh Hasina ha annunciato il coprifuoco nazionale e il dispiegamento di forze militari per mantenere l'ordine.

In un episodio particolarmente drammatico, un gruppo di studenti ha assaltato un carcere, liberando diversi detenuti. Questo atto di protesta è stato scatenato dalla legge che consente ai veterani della guerra d'indipendenza di avere un 30% di posti riservati nel settore pubblico.

Le proteste sono iniziate all'inizio di luglio, quando gli studenti hanno iniziato a manifestare contro la legge sulle quote riservate per l'assunzione nel pubblico impiego. Questa legge favorisce i veterani della guerra d'indipendenza, riservando loro il 30% dei posti nel settore pubblico. Questa disposizione ha scatenato l'ira degli studenti, che la ritengono ingiusta e discriminatoria.

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