Violenti scontri tra polizia e studenti in Bangladesh, oltre 700 feriti e 32 morti

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– Oltre settecento persone sono rimaste ferite in violenti scontri tra polizia e studenti manifestanti in Bangladesh. Gli scontri si sono registrati in 26 dei 64 distretti del Paese. Le proteste studentesche contro le norme sull'assunzione del servizio civile, hanno causato finora 39 morti, di questi 32 sono rimasti uccisi solo oggi. Si contano almeno 104 agenti di polizia e 30 giornalisti feriti. "I manifestanti – ha reso noto la polizia – hanno appiccato il fuoco e compiuto atti vandalici” contro gli uffici della televisione statale BTV e dell'agenzia nazionale per la gestione dei disastri, nonché contro “vari” edifici della polizia e del governo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre testate

Il sit-in della comunità belgalese contro le violenze su studenti in Bangladesh al Duomo di Milano 19 luglio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Sale a 50 morti il bilancio delle vittime delle proteste studentesche in corso in Bangladesh. Sono stati uccisi oggi", ha detto Bacchu Mia del Dhaka Medical College Hospital, confermando altri 45 decessi dall'inizio dei disordini. (Tuttosport)

Le autorità governative hanno dispiegato l'esercito per contenere le manifestazioni, che hanno messo sotto scacco le scuole, le università e le città del paese. Gli scontri nel paese asiatico tra le forze dell'ordine e gli studenti, che manifestano contro un sistema di quote riservate di assunzione nel pubblico impiego, hanno provocato 50 morti, tra cui un giornalista, secondo un calcolo effettuato dall'agenzia Afp sui dati forniti dagli ospedali di tutto il paese. (Today.it)

Caos in Bangladesh: scontri e morti

Dal 1° luglio il Bangladesh è scosso da un movimento di protesta studentesco che chiede una riforma delle assunzioni nella pubblica amministrazione, sullo sfondo di una grave crisi occupazionale tra i laureati di questo Paese di 170 milioni di abitanti. (Corriere del Ticino)

La minaccia viene da un movimento di studenti esasperati dalla mancanza di prospettive di lavoro e da un sistema di quote nelle assunzioni nel settore pubblico che favorisce una piccola minoranza di giovani a discapito di tutti gli altri. (Il Sole 24 ORE)

Non cessano le proteste studentesche contro le norme sull’assunzione del servizio civile. Scontri violenti, morti e una situazione al momento incontrollata. (L'Opinione delle Libertà)