Nuove tasse sul diesel, stangata da 3 miliardi

- Ricordate quando Giorgia Meloni si scagliava contro le alte accise sui carburanti nei suoi infuocati video sui social? O quando Matteo Salvini, con gesto teatrale, cancellava le accise alla lavagna? Ebbene, sembra che quei tempi siano ormai un lontano ricordo. Il governo si prepara a una mossa che potrebbe far tremare le tasche degli automobilisti italiani: il riallineamento delle accise tra diesel e benzina.

Nel Piano strutturale di bilancio, il governo prevede un allineamento delle accise del gasolio a quelle della benzina, ovvero un aumento. Sono lontani i tempi in cui Matteo Salvini prometteva un taglio delle accise sui carburanti. Talmente lontani che ora il suo stesso compagno di partito e ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, scrive nero su bianco nel Piano strutturale di bilancio che il governo vuole aumentare le accise sul gasolio.

Nella nuova Manovra, il governo starebbe pensando di dire addio alle accise "agevolate" per il gasolio, portando di fatto al riallineamento tra diesel e benzina. La traduzione, dal politichese al pratico, è l'aumento delle tasse con conseguente impennata dei prezzi che porteranno il diesel a non essere più conveniente come una volta per i possessori di vetture a gasolio. Una mazzata stimata di 3 miliardi per le tasche degli italiani.

Diesel, addio alle accise scontate sul gasolio rispetto alla benzina? Per gli utenti «stangata da 3 miliardi». Si prospetta un aumento dei prezzi del diesel a causa del possibile riallineamento delle accise. L’ipotesi emerge dal Psb 2025-2029 presentato dal Mef in Parlamento (in scia all’obbligo previsto dal Pnrr): si tratta di una misura che rischia di incidere sulle tasche dei proprietari di auto diesel (e dei camionisti), sebbene l’esecutivo abbia l’intenzione di ridistribuire le risorse economiche eventualmente incamerate puntando su bonus green a discapito dei carburanti fossili, così da accelerare la transizione ecologica.

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