Minacce ai pm del processo Open Arms, allarme sicurezza

- Il processo Open Arms, che vede imputato il ministro Matteo Salvini per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, ha scatenato una valanga di insulti e minacce contro i tre pm coinvolti: Marzia Sabella, Gery Ferrara e Giorgia Righi. La Procuratrice generale di Palermo, Lia Sava, ha lanciato l'allarme al Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, a seguito delle migliaia di messaggi di insulti e lettere intimidatorie ricevute dai magistrati.

Il caso Open Arms risale all'agosto 2019, quando la nave della ONG spagnola Open Arms, con a bordo 147 migranti, rimase bloccata per 19 giorni al largo di Lampedusa, in attesa di un porto sicuro. Salvini, allora ministro dell'Interno, negò lo sbarco, sostenendo che l'Italia non poteva farsi carico di tutti i migranti soccorsi nel Mediterraneo. La situazione si sbloccò solo dopo l'intervento della magistratura, che autorizzò lo sbarco dei migranti.

Il processo contro Salvini è iniziato nel settembre 2020 e ha visto numerosi rinvii e colpi di scena. La richiesta di condanna a sei anni di carcere avanzata dai pm il 14 settembre scorso ha riacceso il dibattito pubblico e politico sul caso. La Lega, partito di Salvini, ha organizzato manifestazioni di sostegno al ministro in diverse città italiane, definendo il processo una persecuzione politica.

Le minacce ai pm rappresentano un grave attacco all'indipendenza della magistratura e alla sicurezza dei magistrati. Il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica sta valutando le misure di protezione da adottare per garantire l'incolumità dei tre pm. Nel frattempo, il processo Open Arms continua a tenere banco nell'opinione pubblica e a dividere il paese.

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