Autonomia differenziata e le sue implicazioni per l'istruzione in Italia

L'autonomia differenziata, un tema caldo del dibattito politico italiano, promette di ridisegnare il volto dell'Italia. Tuttavia, ci si chiede a quale prezzo? L'analisi de La Repubblica mette in luce i potenziali rischi di una scuola sempre più frammentata, con disparità crescenti tra Nord e Sud, centro e periferia.

L'ultimo passo verso l'approdo definitivo della legge sull'Autonomia differenziata è stato la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Questo è avvenuto prima del previsto, dopo la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Silvia Somigli, segretaria organizzativa della Uil scuola del Lazio e segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, ha proposto che il personale scolastico del nord si trasferisca al sud e viceversa. Questa proposta è stata fatta per capire i rischi che si corrono con una legge che potrebbe dividere il paese.

Landini, dopo aver raccolto 850mila firme per abrogare alcune norme del Jobs Act, ha deciso di lanciare insieme alla Uil e all'opposizione un nuovo referendum per abrogare la legge sulle Autonomie. Il motivo? Secondo Landini, quella legge aumenta i divari e le diseguaglianze, non solo a danno del Mezzogiorno ma negando la crescita dell'intero Paese. Inoltre, colpisce il diritto all'istruzione e alla sanità.

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