Stefano Guidotti, manager italiano rapito in Russia, è stato liberato

Stefano Guidotti, 56 anni, imprenditore e direttore generale dell’ufficio di rappresentanza della Siad, azienda di Bergamo che produce gas tecnici e industriali, è stato rapito in Russia e liberato dalla polizia dopo tre giorni. Guidotti, che vive a Mosca dal 2006, ha origini sambenedettesi. I suoi genitori, Stefano e Luigia, noti come Luisa, risiedono in una villetta nella zona residenziale della Riviera delle Palme.

Guidotti è stato aggredito venerdì sul viale Sadovaya-Triumfalnaya di Mosca e spinto in un’auto Bmw che si è allontanata. Dopo tre giorni di angoscia, i genitori di Guidotti hanno ricevuto la notizia della sua liberazione. La polizia ha effettuato un blitz in mattinata, arrestando tre persone.

I genitori di Guidotti hanno vissuto momenti di grande preoccupazione. "Mia nuora non riusciva a mettersi in contatto con lui da troppo tempo, ed è andata in allarme perché si sarebbero dovuti sentire, ma a un certo punto è sparito e il telefono era spento", ha raccontato Luigia. La notizia della liberazione di Stefano è stata un grande sollievo per la famiglia.

La notizia del rapimento e della successiva liberazione di Guidotti è stata confermata dall’ambasciata italiana in Russia, la quale ha sottolineato che il connazionale sta bene. Guidotti, nato in Lombardia da padre sambenedettese e madre milanese, ha vissuto per oltre vent’anni in Riviera, nella zona dei “Leoni”.

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