Giuseppe Pignatone indagato per insabbiamento inchiesta su mafia e appalti del 1992

Giuseppe Pignatone, ex procuratore aggiunto di Palermo e successivamente procuratore a Reggio Calabria e a Roma, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Caltanissetta. L'accusa riguarda il presunto insabbiamento dell'inchiesta su mafia e appalti del 1992. Attualmente, Pignatone presiede il tribunale di Città del Vaticano.

L'inchiesta, condotta dalla Procura di Caltanissetta, mira a far luce su presunti favori a Cosa nostra. Oltre a Pignatone, sono indagati anche Gioacchino Natoli, ex sostituto procuratore a Palermo, e Stefano Screpanti, generale della Guardia di Finanza. Entrambi sono accusati di favoreggiamento alla mafia.

Giuseppe Pignatone, 75 anni, è noto per il suo ruolo nella cattura di Bernardo Provenzano, latitante per 43 anni, e per aver acceso i riflettori sulla 'ndrangheta e su Mafia Capitale. Nonostante il suo prestigioso curriculum, ora si trova nuovamente sotto inchiesta.

Le accuse mosse contro Pignatone e gli altri indagati riguardano il presunto insabbiamento dell'inchiesta su mafia e appalti del 1992. La Procura di Caltanissetta sta cercando di determinare se ci siano stati tentativi di ostacolare le indagini per favorire Cosa nostra.

L'inchiesta è ancora in corso e Pignatone è stato convocato al Palazzo di Giustizia di Caltanissetta per essere interrogato. Sarà fondamentale seguire gli sviluppi di questa vicenda per comprendere appieno le implicazioni delle accuse e il loro impatto sul sistema giudiziario italiano.

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