L’allarme scatta attorno alle 3.40. Le radio dei carabinieri in strada “gracchiano” e avvisano la centrale: “Stiamo inseguendo due persone su un Tmax”. In quel momento la pattuglia “Volpe 40” è in via Rosales: è lì che inizia la corsa che la notte del 24 novembre porterà poi alla morte del 19enne Ramy Elgaml e al ferimento del 22enne Fares Bouizidi, che quel Tmax lo guidava nonostante fosse senza patente perché…
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Fars Bouzidi non si sarebbe fermato all'alt dei carabinieri, a Milano il 24 novembre, né durante il successivo inseguimento per 8 chilometri, perché non aveva la patente. Almeno questo è quanto ha affermato lui stesso nell'immediatezza, dopo l'incidente che ha causato la morte del passeggero dello scooter, Ramy Elgaml, e che si sente in un video inedito, che riprende le fasi immediatamente successive allo schianto, mostrato giovedì sera a "Diritto e Rovescio" su Rete 4.
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C’è un nuovo video relativo alla morte di Ramy Elgaml. Nell’inedito filmato, si vedono i primi soccorsi dei carabinieri ai due ragazzi che non si erano fermati all’alt imposto dai militari e che erano poi stati speronati dagli stessi. Nelle immagini si vede anche Fares Bouzidi, il guidatore dello scooter, che ammette di aver tirato dritto perché sprovvisto di patente. Morte Ramy Elgaml: c'è un video inedito Cosa mostra il nuovo filmato…
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Un giorno dovremo pur cominciare a denunciare la politica manageriale per quella che è e cioè una sciagura salita dagli anni Ottanta del neoliberismo americano con cui si pretendeva di porre fine agli sprechi e disservizi del passato gestendo le istituzioni come le aziende. Non hanno arginato niente e, in mano ai manager strapagati per distruggere tutto quello che toccavano, le malagestioni anche nel pubblico sono dilagate, come i 25 miliardi bruciati nella gestione pandemica a suon di appalti e trovate…
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"Un inseguimento notturno di 20 minuti e in ogni caso quelle parole sono inaccettabili". Beppe Sala, pur sottolineando di non voler "andare addosso ai carabinieri", non si fa problemi a dire che i militari nella bufera per la morte di Ramy Elagml "hanno sbagliato". "Ci sono alcuni che sbagliano e poi c'è il grosso dei carabinieri che fa cose giuste", ha detto il sindaco di Milano ai microfoni di Rtl 102.5
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Quando dalla cronaca una notizia porta alla ribalta possibili abusi delle forze dell’ordine, c’è una domanda che diventa fondamentale: “Che cosa è successo?”. Quando poi la cronaca di questi episodi si tinge di nero, la risposta non può mai essere semplice o indolore: i cadaveri non lo sono mai. Né può mai essere solo personale o solo collettiva. Nel primo caso è impossibile proprio perché chiama in causa l’operato delle forze dell’ordine, e quindi dei doverosi processi di trasparenza.
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Il cellulare del testimone dell'incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml è stato copiato e ora potrà essere analizzato. Gli investigatori cercano tracce del video che il 28enne avrebbe registrato e che, ha detto, due carabinieri gli avrebbero intimato di cancellare.
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Milano, 13 gen. – L’assessore alla Sicurezza e capodelegazione di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia Romano La Russa, insieme al senatore e vicepresidente della Commissione Giustizia Sandro Sisler e all’assessore regionale alla Casa Paolo Franco è andato in visita alla Caserma dei Carabinieri ‘Montebello’ di Milano per “ringraziare i militari protagonisti di due episodi di rilievo”. Lo ha riferito lo stesso esponente di Fdi in una nota.
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Nella stanza di Ramy tra le foto e la felpa con il suo viso. Il papà: “Non avrebbe voluto disordini”
«Non c’entra Ramy con i casini, sono un’altra cosa, lui non lo avrebbe voluto. Le manifestazioni devono essere solo pacifiche». Yehia Elgaml lo ripete allo sfinimento. Nel salotto di casa al Corvetto, che era anche la stanza del figlio più piccolo, morto ormai da un mese e mezzo, il papà di Ramy, 61 anni, si alza dal divano, poi si risiede, cammina avanti e indietro nel bilocale dove vive con la …
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Sono quattro al momento le persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Milano sulla morte di Ramy Elgaml , il 19enne che ha perso la vita in scooter lo scorso 24 novembre durante un inseguimento con i carabinieri. Uno è il vicebrigadiere che era alla guida della macchina, che ha tallonato la moto per circa 8 chilometri fino al momento dello schianto e adesso accusato di omicidio stradale in concorso con Fares Bouzidi…
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Immagini esclusive e documenti in parte inediti sono al centro di un nuovo approfondimento de Le Iene sul caso della morte di Ramy Elgaml, il 19enne morto dopo un lungo inseguimento con i carabinieri nella notte del 24 novembre a Milano. Il lungo servizio dell’inviato Giulio Golia – in onda domenica sera – mostra nuove immagini riprese dalla dashcam montata su una delle gazzelle dell’Arma e altri video tratti dalle telecamere di sicurezza del Comune di Milano in diversi…
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Ramy Elgaml, 19 anni, egiziano, ma residente in Italia da anni, è morto in un incidente avvenuto il 24 novembre a Milano, mentre era a bordo di uno scooter guidato dall'amico tunisino Fares Bouzidi, di 22 anni, dopo un inseguimento di 8 chilometri da parte di tre pattuglie dei carabinieri. Per i carabinieri il giovane è caduto dallo scooter, per i legali delle famiglie di Ramy e di Fares si è trattato di uno "speronamento volontario".
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La sorella di Stefano Cucchi si rivolge al comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Salvatore Luongo, dopo la diffusione delle immagini dell’inseguimento che ha portato alla morte di Ramy Elgaml, lo scorso 24 novembre nel quartiere Corvetto di Milano. Il Peso del Passato «Carissimo Generale Salvatore Luongo, Le scrivo come privata cittadina, voglio subito metterlo in chiaro affinché…
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È molto grave quello che si vede e si sente nei filmati adesso disponibili sulla morte di Ramy Elgaml, avvenuta il 24 novembre scorso a Milano dopo un inseguimento durato circa venti minuti da parte dei carabinieri. Com’è noto, Ramy era su uno scooter con un amico, i due non si erano fermati all’alt, i carabinieri inseguivano su due macchine. Si vedono appunto delle immagini di questo inseguimento per le strade della città, anche in contromano.
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Dopo la diffusione del video dell'incidente in cui è morto Ramy Elgaml, spunta un nuovo filmato inedito registrato dalla bodycam di un carabiniere, che riprende le scene successive al presunto tamponamento e alla caduta dei ragazzi dallo scooter. "Mi hanno tamponato i carabinieri e sono caduto", ha detto più volte Bouzidi, che guidava il mezzo, ai soccorritori. Morte Ramy, nuovo video…
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