Scandalo al Consiglio Superiore della Magistratura: la caduta di Rosanna Natoli

La consigliera laica del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), Rosanna Natoli, è finita al centro di un'inchiesta che ha scosso l'intero organismo. Natoli, avvocato di Paternò, un comune siciliano di 45 mila abitanti, è stata catapultata nel gennaio del 2023 a Palazzo Bachelet come componente del CSM, grazie all'appoggio del presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Natoli, 58 anni, ha vissuto un'ascesa fulminea. Da avvocato in un piccolo comune siciliano, è diventata una figura chiave nel panorama giudiziario italiano. La sua nomina a componente del CSM è stata possibile grazie al sostegno di Ignazio La Russa, presidente del Senato e figura di spicco della politica italiana.

Nonostante il successo, Natoli si è trovata al centro di un'inchiesta che ha messo in discussione la sua condotta. È emerso che Natoli avrebbe violato il segreto della Camera di Consiglio, incontrando privatamente una giudice sottoposta a procedimento disciplinare e fornendole consigli su come difendersi. Questa mossa ha sollevato dubbi sulla sua integrità e sulla sua capacità di mantenere la riservatezza richiesta dal suo ruolo.

A seguito dell'inchiesta, Natoli ha dovuto lasciare il suo incarico al CSM, segnando un duro colpo per l'organismo. Questo evento rappresenta il primo grande intoppo per il CSM nella sua nuova versione, emersa dalle elezioni dell'anno precedente. La decisione di Natoli di incontrare privatamente una giudice sottoposta a procedimento disciplinare ha sollevato interrogativi sulla sua condotta e ha messo in discussione la sua posizione all'interno del CSM.

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