Massimo Cotto, storico speaker di Virgin Radio, non è morto. Nelle scorse ore in rete è stata rilanciata da diversi canali la notizia della sua scomparsa. Invece non c’è alcun decesso, trattasi di una fake news. Virgin Radio, Massimo Cotto non è deceduto: la smentita dell'emittente La carriera radiofonica di Massimo Cotto I lavori per la tv Virgin Radio, Massimo Cotto non è deceduto: la smentita dell’emittente A smentire che lo…
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Nella mattinata di sabato 27 luglio diverse testate avevano pubblicato la notizia della morte di Massimo Cotto, giornalista e speaker radiofonico di Asti. La notizia è stata smentita da Virigin Radio con un comunicato ufficiale Virgin Radio smentisce la notizia della morte di Massimo Cotto. Massimo in un momento di difficoltà che richiede il rispetto della privacy sua e dei suoi cari, oltre che la vicinanza all’affetto di noi e i suoi colleghi e del suo pubblico.
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Da anni protagonista del mattino di Virgin Radio, la sua carriera di giornalista e conduttore ha spaziato dalla Rai a Radio 24, fino a Radio Capital. Proprio l'emittente 'Style Rock' dove è in onda con Antonello Piroso e Dr Feelgood ha diramato un comunicato che smentisce la scomparsa, pur confermandone un momento difficile. Lo alleghiamo - senza aggiungere commenti - qui in coda. Per comunicati e segnalazioni: email protected
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In queste ore su svariate testate è circolata la notizia della morte di Massimo Cotto, speaker di Virgin Radio. Ma si tratta di una fake news. A smentire è infatti oggi la stessa radio, attraverso un comunicato ufficiale diffuso pochi minuti fa: "Virgin Radio smentisce la notizia della morte di Massimo Cotto", si legge. Poi l'appello a mostrare rispetto per il conduttore: "Massimo in un momento di difficoltà che richiede il rispetto della privacy su e dei…
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Il motore di ricerca Google ha ricevuto una condanna dal tribunale di Roma per aver “boicottato” le informazioni diffuse dall’emittente Radio Radio. Le sue critiche ai vaccini Covid e alla gestione della pandemia secondo le misure dell’Organizzazione Mondiale della Sanità venivano riconosciute dall’algoritmo come “disinformazione” e quindi…
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