Corriere 23/04/2024
Sandro Cataldo era consapevole dell'indagine a suo carico, sapeva di poter essere arrestato e, per questo, conservava la registrazione di conversazione con Armando Defrancesco (ex consigliere comunale, suo «figlioccio» ma anche il suo principale accusatore, poi pentito), risalente a pochi giorni prima degli arresti, che avrebbe potuto utilizzare durante la campagna elettorale per le prossime amministrative.
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