Guida di Airbnb e della polizia postale per evitare truffe sulle case vacanze

Con l'arrivo della bella stagione, le ferie sono un momento molto atteso. Tuttavia, la prenotazione online di un alloggio può esporre a possibili truffe. Per questo motivo, la polizia postale in collaborazione con Airbnb ha elaborato un decalogo utile per evitare truffe sulle case vacanze.

Secondo il report 2023 della polizia statale e della Sicurezza Cibernetica, i tentativi di truffa online sono aumentati del 6% rispetto al 2022. Una tecnica comune consiste nel pubblicizzare appartamenti da favola per le vacanze a prezzi stracciati, raccogliere i soldi e poi sparire dal web. Nonostante il raggiro sia noto, le vittime continuano a non mancare.

Una coppia teramana è caduta vittima di questa truffa. Pensavano di aver fatto un affare prenotando una casa in Sicilia, ma si sono ritrovati con niente. Dopo aver bloccato l'offerta versando quasi 400 euro di anticipo su una carta postale poi risultata disattivata, si sono ritrovati con nulla visto che alle successive richieste di chiarimenti nessuno ha più risposto.

Per chi prenota un alloggio in appartamento o villa per la propria vacanza presso il popolare sito web Airbnb, è bene sapere come difendersi da eventuali inganni degli host poco seri.

Dopo aver prenotato sul sito di Booking, molti vacanzieri ricevono messaggi come «Il pagamento non è andato a buon fine» o «Inserisci una nuova carta per confermare la prenotazione». Questi messaggi non provengono dalla piattaforma e nemmeno dall'applicazione, ma tramite una email che sembra provenire direttamente dalla struttura appena prenotata. Cliccando sul link ricevuto per posta elettronica, gli utenti si trovano a pagare lo stesso alloggio due volte: una al vero Booking, una ai truffatori.

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