Cambiamenti climatici: un anno di temperature oltre 1,5°C

Il mese di giugno appena trascorso ha segnato un traguardo preoccupante nel contesto dei cambiamenti climatici. Per il dodicesimo mese consecutivo, la temperatura media del pianeta è rimasta al di sopra di 1,5°C rispetto al periodo pre-industriale (1850 – 1900). Questo dato, fornito dal Programme of the European Union, Copernicus Climate Change Service, ECMWF, sottolinea l'urgenza di affrontare il problema del riscaldamento globale.

Questo aumento delle temperature non è un evento isolato, ma fa parte di una tendenza più ampia. Infatti, siamo nel pieno del cambiamento climatico e le sue conseguenze sono sempre più evidenti. Il caldo estremo è ormai una realtà a livello globale, e l’Italia non fa eccezione. L’estate rovente dello scorso anno vede già, in queste prime settimane della nuova stagione, una replica che non promette niente di buono.

Secondo il MCC Climate Policy Institute, in futuro, ondate di calore simili a quella attuale apparterranno alla categoria più debole. Negli anni particolarmente caldi, non sono esclusi valori superiori a 45-46 gradi Celsius nelle zone più calde del Paese, e ci sarà un numero crescente di periodi di siccità di lunga durata che dureranno fino a settimane.

La questione del riscaldamento globale non è più un argomento di discussione, ma una realtà con cui dobbiamo fare i conti. Le temperature stanno aumentando e le conseguenze sono già visibili. È necessario un impegno collettivo per affrontare questa sfida e limitare l'impatto dei cambiamenti climatici sul nostro pianeta.

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