Non andrà a processo per il reato di lesioni il parlamentare piemontese di FdI, Emanuele Pozzolo, per lo sparo che la notte di Capodanno a…
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- Emanuele Pozzolo, deputato piemontese di Fratelli d'Italia, non andrà a processo per il reato di lesioni. La vicenda risale alla notte di Capodanno, quando, durante una festa organizzata nella sede della Pro-Loco di Rosazza, in provincia di Biella, un colpo di pistola partito accidentalmente dalla sua arma ferì alla gamba Luca Campana, compagno della figlia dell'allora capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. L'incidente, che ha suscitato non poche polemiche politiche e indagini della magistratura, ha trovato una risoluzione con un accordo economico tra le parti.
Campana, che inizialmente aveva sporto querela contro Pozzolo, ha deciso di ritirarla dopo aver raggiunto un'intesa con i legali del deputato. L'accordo prevede un risarcimento, la cui entità rimane coperta da una clausola di riservatezza. Questo sviluppo ha permesso a Pozzolo di evitare il processo, chiudendo così una vicenda che aveva generato un notevole clamore mediatico e due interrogazioni parlamentari.
La notte di Capodanno, che avrebbe dovuto essere un momento di festa e celebrazione, si è trasformata in un episodio di cronaca nera, con conseguenze legali e politiche. Il colpo di revolver, partito accidentalmente, ha rovinato la festa organizzata dal sottosegretario Delmastro, portando alla sospensione di Pozzolo dal gruppo di Fratelli d'Italia a Montecitorio. La decisione di Campana di ritirare la querela, a fronte di un risarcimento, ha chiuso un capitolo che ha visto coinvolti non solo i protagonisti diretti, ma anche l'opinione pubblica e le istituzioni.
L'avvocato di Campana, Marco Romanello, ha confermato l'accordo, sottolineando come la risoluzione della vicenda sia stata raggiunta in modo consensuale. Questo episodio, che ha visto un deputato coinvolto in un incidente con armi da fuoco durante una festa privata, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla responsabilità dei rappresentanti pubblici. Tuttavia, con il ritiro della querela e il risarcimento concordato, la questione sembra essersi conclusa senza ulteriori strascichi giudiziari.
