Trump promette la più grande deportazione della storia

Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, ha recentemente accettato la nomination del partito repubblicano per un tentativo di ritorno alla presidenza. Durante il suo discorso, ha promesso quello che ha definito "la più grande deportazione della storia".

Il discorso di Trump è stato molto atteso, non solo per il contenuto, ma anche per il tono che avrebbe dato al suo intervento. Sul palco di Milwaukee, con una rappresentazione della Casa Bianca sullo sfondo, Trump ha parlato come se il successo alle prossime elezioni presidenziali fosse scontato. Ha rivendicato il ruolo di salvatore della democrazia e ha garantito che riporterà la pace nel mondo "con un colpo di telefono".

Dopo gli spari in Pennsylvania, l'ex presidente aveva parlato di un discorso diverso per la Convention repubblicana di Milwaukee: meno aggressivo, più concentrato sulla necessità di riunire l'America. Tuttavia, una volta sul palco, quel proposito è durato pochi minuti. Quasi subito, il Trump che il mondo conosce è venuto fuori con prepotenza ed è iniziato un fiume sconclusionato di parole, che dall'invasione degli stranieri è passato al declino economico americano, al mondo in guerra, all'incompetenza dell'amministrazione Biden.

Durante la Convention dei Repubblicani, la leggenda del wrestling Hulk Hogan ha fatto una dichiarazione appassionata indossando la sua iconica fascia rossa sulla testa. "Donald Trump è il mio eroe e con lui renderemo l'America di nuovo grande" ha proclamato Hogan. Durante il discorso, Hogan ha strappato la sua canottiera, rievocando il gesto che lo ha reso celebre durante i suoi match di wrestling.

Nel suo discorso di accettazione della candidatura, Trump ha fatto riferimento all'attentato di sabato scorso a Butler, in Pennsylvania, durante un comizio elettorale. Ha affermato che è stata la divina provvidenza a salvarlo. "Dio era dalla mia parte", ha detto.

Per saperne di più:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo