L'Iran nega le accuse di un complotto per assassinare Trump

L'Iran ha respinto con forza le accuse dell'intelligence americana, secondo cui avrebbe pianificato l'assassinio dell'ex presidente Donald Trump. Queste affermazioni sono emerse dopo l'attentato a Trump avvenuto qualche settimana fa.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kananoi, ha dichiarato che l'Iran respinge fermamente qualsiasi coinvolgimento nell'attacco armato contro Trump. Ha sottolineato che le accuse secondo cui l'Iran aveva intenzione di portare avanti un'azione simile sono infondate.

Nel frattempo, Donald Trump sta raccogliendo fondi significativi per la sua campagna elettorale, nonostante le minacce alla sua sicurezza. Queste minacce sono diventate particolarmente evidenti dopo l'attentato di sabato scorso e la scoperta di un presunto complotto iraniano per ucciderlo.

Dall'altra parte dello spettro politico, la situazione è tesa per i democratici. Joe Biden sta portando avanti la sua campagna elettorale, ma senza un fronte politico completamente unito e saldo.

La politica americana è in fermento con incontri di alto profilo, accuse di corruzione e tensioni tra democratici e repubblicani. Questa situazione è ulteriormente complicata dalle minacce di sicurezza a Trump e dalle accuse di un complotto iraniano.

Dopo l'attentato a Trump in Pennsylvania, il Secret Service Usa ha intensificato le misure di sicurezza attorno all'ex presidente. Questa decisione è stata presa in seguito alle informazioni rivelate dalla Cnn sulla possibile minaccia proveniente dall'Iran.

L'Iran ha respinto con forza le accuse dell'intelligence americana, in particolare quelle riportate dalla Cnn, secondo cui avrebbe pianificato l'assassinio di Trump. Per Teheran, queste affermazioni hanno obiettivi e intenzioni politiche ostili. La Repubblica Islamica ha ribadito il suo rifiuto di qualsiasi coinvolgimento nell'attacco armato contro Trump.

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