Omicidio di Antonio Bellocco. La Ferocia di Andrea Beretta

Antonio Bellocco, esponente di spicco del clan omonimo della 'ndrangheta e membro del direttivo della curva interista, è stato brutalmente assassinato con ventuno coltellate. L'omicidio è avvenuto a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, cinque giorni fa. L'autore del delitto è Andrea Beretta, leader ultrà interista, che ha inferto undici coltellate letali, sei al cuore e cinque al collo, oltre a dieci ferite superficiali.

Bellocco, noto come "Totò 'u Nanu", era un personaggio influente sia nel mondo della criminalità organizzata che tra i tifosi dell'Inter. Condannato a nove anni per associazione mafiosa, aveva consolidato il suo potere nel secondo anello verde di San Siro. La sua morte rappresenta un colpo significativo per la 'ndrangheta e per la curva interista.

Secondo i primi risultati dell'autopsia, Bellocco è stato colpito con una violenza inaudita. Le coltellate, precise e mirate, hanno colpito organi vitali, causando una morte rapida. Beretta, noto per la sua leadership tra gli ultrà, ha agito con una ferocia che ha lasciato sgomenti gli investigatori. L'omicidio sembra essere il risultato di una faida interna, ma le indagini sono ancora in corso per chiarire i motivi esatti del gesto.

Le autorità stanno esaminando ogni dettaglio per ricostruire l'accaduto. Beretta è stato immediatamente arrestato e si trova ora in custodia cautelare. Gli inquirenti stanno cercando di capire se ci siano stati complici o se l'omicidio sia stato un atto isolato. La scena del crimine è stata attentamente analizzata e sono stati raccolti numerosi indizi che potrebbero portare a ulteriori sviluppi.

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