- Israele ha intensificato le sue operazioni militari, aprendo un nuovo fronte contro l'asse della Resistenza iraniano. Dopo i raid in Libano e l'operazione militare a Gaza, l'aviazione israeliana ha colpito infrastrutture energetiche controllate dagli Houthi nello Yemen. Questo attacco, secondo il ministro della Difesa Yoav Gallant, è un messaggio diretto agli ayatollah di Teheran.
L'azione militare israeliana si è estesa anche al Libano, dove sono stati effettuati nuovi bombardamenti. Il cadavere di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, è stato ritrovato nel suo bunker libanese distrutto da un missile. La morte di Nasrallah e di altri dirigenti di Hezbollah ha portato a un'intensificazione delle operazioni israeliane nella regione. Al confine nord, sono già iniziati i movimenti delle truppe di terra, propedeutici a operazioni dell'Idf in territorio libanese per smantellare postazioni di Hezbollah.
Gli Stati Uniti sono stati informati delle operazioni, ma nonostante ciò, il governo di Benjamin Netanyahu non sembra intenzionato a rallentare il ritmo dei bombardamenti. Le tensioni tra Israele e gli Stati Uniti sono palpabili, ma l'obiettivo dichiarato di Israele è chiaro: colpire duramente i ribelli sciiti e inviare un messaggio inequivocabile a Teheran.
L'aviazione israeliana ha preso di mira alcune infrastrutture energetiche nello Yemen, controllate dagli Houthi, che da mesi mettono a rischio la navigazione nel Mar Rosso in sostegno ad Hamas. Questo nuovo fronte aperto da Israele rappresenta un ulteriore passo nella strategia di Netanyahu di contrastare l'influenza iraniana nella regione.