Puff Daddy, lo scandalo che scuote l'industria musicale

- Sean "Diddy" Combs, noto anche come Puff Daddy, è al centro di uno scandalo che potrebbe sconvolgere l'intera industria musicale americana. Dal 16 settembre, il famoso manager hip-hop si trova in carcere con accuse gravissime: avrebbe abusato, minacciato e costretto le sue vittime a soddisfare i suoi desideri sessuali, proteggere la sua reputazione e nascondere la sua condotta. Le accuse, che coinvolgono ben 120 persone, tra cui 25 minori, si concentrano sui famigerati "White Party", feste esclusive organizzate da Puff Daddy nella sua residenza a East Hamptons tra il 1998 e il 2009.

Questi eventi, frequentati da celebrità del calibro di Paris Hilton, Ashton Kutcher, Leonardo DiCaprio, Justin Bieber, Khloe Kardashian e Jennifer Lopez, erano noti per il loro lusso e sfarzo, ma ora emergono dettagli inquietanti. Secondo l'avvocato delle vittime, Tony Buzbee, il "più grande segreto dell'industria dell'intrattenimento" è stato finalmente rivelato, rompendo un muro di silenzio che durava da anni. Buzbee ha dichiarato che tutte le sue clienti sono state aggredite sessualmente al termine di questi famosi party.

La vicenda di Sean Combs, che ha scritto pagine importanti nella storia del rap, si intreccia con vecchie storie e rivalità. La faida tra Tupac Shakur e Notorious B.I.G., che si concluse tragicamente con le loro morti nel 1996 e 1997, rispettivamente, è ancora avvolta nel mistero, con teorie mai confermate che vedrebbero Combs coinvolto nell'omicidio di Tupac. Dopo la morte dell'amico, Puff Daddy pubblicò "No Way Out", il suo primo disco da rapper, e il singolo "I'll Be Missing You" con Faith Evans, vedova di Notorious B.I.G.

Le accuse contro Puff Daddy, che includono anche l'abuso di un bambino di 9 anni, hanno scosso profondamente il mondo dello spettacolo.

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