Hamas interrompe i negoziati con Israele

Hamas ha annunciato la sospensione della sua partecipazione ai negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi. La decisione è stata presa in seguito a una serie di eventi che hanno portato alla morte di civili e alla mancanza di progressi nei colloqui.

Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha comunicato ai mediatori l'intenzione di interrompere i negoziati. La decisione è stata presa a causa della mancanza di serietà dell'occupazione, ovvero Israele. Haniyeh ha attribuito la responsabilità di questa situazione al premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Un alto funzionario di Hamas ha confermato che il suo leader militare, Mohammed Deif, è vivo e sta supervisionando direttamente le operazioni delle brigate al-Qassam e della resistenza. Questa dichiarazione arriva dopo l'attacco israeliano nella zona di Khan Younis, mirato alla sua eliminazione, in cui sono morte 90 persone innocenti.

Dall'altra parte, Israele ha confermato l'uccisione di Rafa'a Salameh, comandante della Brigata Khan Younis di Hamas, avvenuta in seguito ad un attacco aereo che ha colpito il sud della Striscia di Gaza. L'esercito israeliano (Idf) e lo Shin Bet, in una dichiarazione congiunta, hanno ufficializzato la morte di Salameh nel raid che ha colpito al-Mawasi, vicino Khan Yunis. L'Idf ha fatto sapere che l'uomo era uno dei più stretti collaboratori di Mohammed Deif, il capo dell'ala militare del gruppo filo palestinese.

La situazione rimane tesa e incerta. La sospensione dei negoziati da parte di Hamas rappresenta un duro colpo per gli sforzi di pace nella regione. La comunità internazionale osserva con preoccupazione l'escalation della violenza e spera in una rapida risoluzione del conflitto.

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