Vietato perdere tempo. All’indomani del tavolo che si è svolto al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vicenda Beko, è stato già convocato il prossimo incontro, sempre a Roma. Si svolgerà il 10 febbraio e, seppur in forma ristretta, rappresenterà il primo grando passo nella trattativa che dovrebbe portare, si spera, al nuovo piano industriale della multinazionale. Un piano che non prevederebbe la chiusura dello stabilimento di Comunanza
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Approfondimenti:
Governo e Regione continueranno a collaborare per scongiurare la chiusura della Beko di Comunanza e trattare con la Beko affinchè venga rivisto il piano industriale presentato nel novembre scorso dalla multinazionale. E’ quanto promettono i rappresentanti politici che, giovedì pomeriggio, hanno partecipato al tavolo promosso al Mimit dal ministro Adolfo Urso. "La disponibilità dell’azienda a un confronto costruttivo, senza la minaccia di chiusura e licenziamenti che preoccupavano gli stabilimenti marchigiani di Comunanza e…
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The day after. Il giorno dopo la riunione del tavolo al ministero delle Imprese e del made in Italy sulla crisi di Beko Europe, lavoratori e sindacati cercano di capire il futuro. La proposta lanciata dal sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, di procedere all’acquisizione dello stabilimento in viale Toselli, in sinergia con Provincia e Regione, ha lasciato sorpreso più di qualcuno. Da Palazzo pubblico filtra la determinazione a portare avanti il…
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Lombardia VARESE – “Con forza, al tavolo del Ministero, abbiamo ribadito la necessità di garantire la massima tutela e salvaguardia dei lavoratori Beko del sito produttivo di Cassinetta di Biandronno. Regione Lombardia è in prima linea per difendere il futuro occupazionale di centinaia di famiglie e per costruire soluzioni concrete a una crisi che coinvolge un comparto strategico per il nostro territorio”.
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COMUNANZA Uno spiraglio di luce per lo stabilimento di Villa Pera lo vede anche il sindaco Domenico Sacconi. «Finalmente si è aperta in modo concreto la vertenza. Giovedì su Comunanza il ministro Urso ha ribadito più volte che è un sito che potrà e dovrà continuare a produrre. Inoltre – rimarca Sacconi - oltre alle misure di aiuto che il governo è intenzionato ad utilizzare, anche il…
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Di Simona Sassetti | 31 Gennaio 2025 alle 22:47 “Per Beko possiamo applicare la legge regionale sui consorzi industriali -. A dirlo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, durante la cena di solidarietà per i lavoratori al Circolo Arci di Sovicille-. Io ritengo che potremmo sperimentare una legge che abbiamo approvato un mese fa, era una legge calibrata sull’esperienza di Gkn. Un consorzio industriale che possa vedere la…
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Beko, la strategia di Giani: “Un consorzio pubblico-privato con i lavoratori per rilanciare il sito”
“Un consorzio pubblico-privato, con Regione Toscana, provincia e Comune di Siena e lavoratori, che potrebbero unirsi in una cooperativa, diventando parte integrante di questo consorzio per rilanciare l’attività produttiva” del sito di Beko Europe: è la strategia del presidente della Regione Eugenio Giani, presente stasera ad una cena di beneficenza per gli operai di Viale Toselli della multinazionale turca, che si sta svolgendo a Sovicille
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Di Simona Sassetti | 31 Gennaio 2025 alle 21:28 Sono più di 350 alla cena dal titolo “Non mollare mai” organizzata al circolo Arci di Sovicille in solidarietà ai lavoratori di Beko, presenti anche molti sindaci del territorio, tra cui il sindaco di Siena Nicoletta Fabio. Partecipazione, ma anche cori “da stadio” come quello che da sempre identifica questa lotta: “Non molliamo mai” e poi il canto accorato della Verbena
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'C'è parziale, cauto ottimismo' dopo la riunione riguardante la Beko Europe svoltasi ieri al ministero delle Imprese e del Made in Italy con il management dell'azienda. A sostenerlo... Leggi tutta la notizia
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«Il governo continua a dimostrarsi incapace di gestire la crisi della Beko, mentre i lavoratori restano ostaggio dell’incertezza. Il ministro Urso deve smettere di fare il consulente dell’azienda e iniziare a difendere i lavoratori. Gli esuberi sono irricevibili e finora assistiamo solo a promesse vaghe e nessuna azione concreta». E’ quanto ha dichiarato oggi l’onorevole Antonio Ferrara del Movimento 5 Stelle in merito alla crisi della…
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Una nuova società ad hoc, creata dalla Regione e con la presenza di Comune e Provincia, che sia a maggioranza pubblica ma che trovi anche privati tra gli azionisti: potrebbe essere uno degli strumenti ‘utili’ alle istituzioni locali per rilevare lo stabilimento Beko Europe di viale Toselli. Archiviato il tavolo al Ministero delle Imprese di ieri, oggi si inizia a ragionare sul come affrontare la nuova partita e cioè quella…
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“La scelta della Beko Europe di disimpegnarsi su Siena, seppur con un orizzonte temporale spostato in avanti di due anni, è stata nuovamente ribadita durante l’incontro al Ministero e come territorio non la possiamo accettare”, lo sottolinea la presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti a proposito dell’incontro sulla vertenza Belo Europe che si è svolto ieri al MiMit. “Apprezziamo la volontà dell’azienda di voler incrementare il proprio piano investimenti da 110 a 300…
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Alla Beko di Cassinetta di Biandronno nel varesotto si respira un'aria diversa, dopo l'incontro ieri a roma tra i vertici della multinazionale, il governo e i sindacati. L'azienda ha accolto la richiesta del ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso: un nuovo piano industriale con investimenti per 300 milioni e nessuna chiusura. Il nodo sta proprio nel piano industriale dell'azienda turca che produce elettrodomestici: il piano di ristrutturazione prevedeva infatti quasi 2000 licenziamenti in Italia, 540 a…
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Beko riprende gli investimenti in Italia. Il nuovo piano industriale per l'Europa dell'azienda turca promette 300 milioni di euro di investimenti dopo che soltanto a dicembre la società aveva annunciato il licenziamento di quasi metà dei suoi dipendenti in Italia. Questo intervento potrebbe non bastare per evitare la chiusura dello stabilimento di Siena. La ragione per cui Beko vuole chiudere gli impianti italiani è principalmente legata alla sua nascita…
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Di Redazione | 31 Gennaio 2025 alle 9:00 “Con la riunione di ieri si apre, lo spero, una nuova fase della vertenza Beko. La disponibilità dell’azienda a iniziare un confronto su un nuovo piano industriale, senza aprire la procedura di chiusura o di licenziamento, permette di iniziare finalmente un vero confronto. Ora occorre che l’azienda cominci a dare concretezza alla disponibilità annunciata in questo incontro; da parte nostra auspichiamo anche che la…
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Spiragli per la trattativa, dopo la minaccia di licenziamenti e chiusure. Prende tempo la multinazionale Beko , “congelando”, almeno per il momento, l’avvio della procedura di chiusura di due stabilimenti in Italia e gli esuberi di 1.935 lavoratori, previsti entro il 31 dicembre 2025, valutando al contempo un investimento di 300 milioni di euro. Un “aggiornamento” del piano che, sottolineano…
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Beko prende tempo e, almeno per ora, “congela” l’avvio della procedura di chiusura di due stabilimenti in Italia e di licenziamento per 1.935 lavoratori, previsti entro il 31 dicembre prossimo, valutando un investimento di 300 milioni di euro. Un “aggiornamento” del piano che apre uno spiraglio e permette la ripresa di un confronto con istituzioni e sindacati, anche se tempi e margini rimangono stretti Al primo tavolo di incontro al ministero…
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Partiti in pullman nelle prime ore della mattinata, più di cento operai della Beko di Comunanza si sono recati a Roma per attendere, all’esterno del Mimit, l’esito dell’incontro. I lavoratori hanno anche manifestato insieme ai loro colleghi giunti nella capitale dalle altre località che ospitano i siti italiani della multinazionale ovvero Fabriano, Siena, Cassinetta e Caserta. Oltre 500 i dipendenti che si sono riuniti in presidio davanti alla sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy.
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E’ presto per considerare la partita vinta. Ma un gol, importante, è stato intanto segnato. La chiusura della Beko di Comunanza, infatti, non è più imprescindibile e può essere scongiurata. Ad affermarlo, ieri pomeriggio, sono stati i rappresentanti della stessa multinazionale, nel corso dell’atteso tavolo che si è svolto a Roma, al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Presenti, oltre al ministro Adolfo Urso, anche il sindaco comunanzese Domenico…
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Di Redazione | 31 Gennaio 2025 alle 8:00 “Il tavolo dedicato alla vertenza della Beko al quale ho partecipato ieri nella sede del Mimit, è stato caratterizzato dal ribadire, da parte del governo, che continua a dimostrare la massima attenzione su ogni aspetto di questa complessa vicenda, e del sindaco di Siena Nicoletta Fabio, che la destinazione produttiva e industriale del sito non è in alcun modo in discussione.
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Le parole sono importanti soprattutto quando in gioco ci sono i destini di cinquemila lavoratori e delle loro famiglie. Il quarto appuntamento tra Beko Europe e le parti sociali al ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha aperto uno spiraglio su una situazione che sembrava ormai quasi compromessa. Le parole usate dai vertici di Beko vanno però pesate bene: per quanto riguarda le risorse destinate ai siti produttivi italiani, i turchi non hanno stanziato ancora un euro ma «l’azienda sta valutando un investimento…
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La spedizione dei 160. Sono partiti ieri mattina da Siena tre pullman, carichi di operai della Beko, sindacati e studenti a sostegno della causa, per presidiare sotto il ministero delle Imprese e del made in Italy, durante l’incontro fra la multinazionale turca, il Governo, i sindacati e gli enti locali delle città coinvolte. Un viaggio lungo, teso. Pochi i cori e gli slogan ad allietare i minuti e i chilometri che, sempre più brevi…
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Beko prende tempo e, almeno per ora, 'congela' l'avvio della procedura di chiusura di due stabilimenti in Italia e di licenziamento di 1.935 lavoratori, previsti entro il 31 dicembre prossimo, valutando al contempo un investimento di 300 milioni. Un «aggiornamento» del piano, così lo definisce la multinazionale specializzata nella produzione degli elettrodomestici, che apre uno spiraglio e permette la ripresa di un confronto con istituzioni e sindacati, anche se i tempi - e i margini - rimangono stretti.
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FABRIANO Spiragli sulla vertenza Beko Europe. Ieri sera, nel corso del confronto che le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Uglm - insieme a quelle territoriali e le Rsu dei vari impianti italiani - hanno avuto con il management dell’azienda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è emersa la possibilità di una revisione del piano industriale. Quel piano che sindacati e lavoratori, nonché le stesse istituzioni ai…
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Alla fine dal Mimit esce una fumata grigiastra, che Fim Fiom Uilm e Uglm descrivono così: “La disponibilità di Beko a iniziare un confronto su un nuovo piano industriale, senza aprire la paventata procedura di chiusura e di licenziamento, costituisce il presupposto minimo per iniziare una trattativa. Tuttavia le disponibilità aziendali sono ancora estremamente generiche”. Già, perché al tavolo al ministero – con in strada centinaia di lavoratrici e lavoratori Beko, nel giorno dello sciopero negli stabilimenti e negli uffici italiani della…
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Moltissimi lavoratori, sindacalisti e comuni cittadini hanno manifestato a Roma davanti al ministero delle Imprese e del Made in Italy dove è in corso la vertenza Beko Europe, la multinazionale turca che il 7 novembre scorso ha annunciato il taglio di tre stabilimenti in Italia, tra cui anche quello del freddo a Cassinetta di Biandronno. Al tavolo di trattative oltre ai segretari nazionali dei metalmeccanici c’erano anche quelli della provincia di Varese, Nino Cartosio (Fiom), Gennaro Aloisio…
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Beko, Acquaroli: "Dal tavolo segnale positivo da parte dell'azienda" 30 gennaio 2025 "Si è appena concluso il tavolo per la vertenza Beko Europe al Ministero delle imprese. Un segnale positivo di apertura da parte dell'azienda con la disponibilità a presentare un nuovo piano industriale e di bloccare l'avvio delle procedure annunciate in precedenza. Non abbassiamo la guardia e continuiamo a lavorare per tutelare i lavoratori dello stabilimento di Comunanza e gli impiegati di…
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– Se non altro, si inizia a trattare. Ed è già qualcosa nel confronto con una multinazionale Beko Europe che snocciolava chiusure (Comunanza e Siena), tagli (Fabriano e Cassinetta) ed esuberi col pallottoliere: duemila in Italia, almeno settecento nelle Marche tra Ascolano e Anconetano. “Ora inizieranno tre settimane di confronto con le parti, per individuare le migliori soluzioni da portare al tavolo che è mia intenzione convocare entro febbraio”, può riassumere il ministro Urso alla…
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Tre anni, questo è il tempo che Beko concede ancora al sito produttivo di Siena . Uno spiraglio per i 300 lavoratori che si trovavano davanti lo spettro della chiusura in programma per il 31... Leggi tutta la notizia
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La Beko aggiorna il suo piano industriale e valuta "un investimento di circa 300 milioni di euro, di cui un terzo da destinare a ricerca e sviluppo, in funzione di ulteriori discussioni e della stabilità delle proprie attività in Italia". Lo si legge in una nota dell'azienda, diffusa al termine del tavolo che si è riunito al ministero delle imprese e del made in Italy. ''Inizieranno ora tre settimane di confronto nel merito con le parti per…
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Le parole del primo cittadino dopo l'incontro al mimistero a Roma Il destino dello stabilimento Beko di Siena resta incerto, ma si intravede una possibile nuova prospettiva. Questo il quadro delineato dal sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, al termine del tavolo di confronto tenutosi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). «La situazione è ancora in alto mare – ha dichiarato Fabio – e non si può certo parlare di soddisfazione, considerando che il sito di Siena appare…
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Whirlpool Entro il mese di febbraio verrà convocato un nuovo tavolo Beko. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante la riunione odierna: "inizieranno ora tre settimane di confronto nel merito con le parti, per individuare le migliori soluzioni da portare al Tavolo che è mia intenzione convocare entro il mese di febbraio"."Abbiamo necessità di approfondire i temi emersi: investimenti, occupazione e agibilità…
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